Pubblicato il: 31/03/2014 alle 19:57
Uno studente catanese di 15 anni, Gabriele Russo, è morto dopo essere caduto in mare dal ponte di una nave della Grimaldi Lines sulla quale era a bordo assieme ai suoi compagni di classe. Il giovane alunno del liceo scientifico Ettore Majorana di San Giovanni la Punta era in gita e stava partecipando allo stage letterario “Amare Leggere”, promosso dalla società Grimaldi Lines, che vede coinvolti oltre cinquemila studenti di tutta Italia.
“Al ritorno da un'escursione i ragazzi erano sul ponte e a un tratto questo ragazzino, sicuramente non era lucido, si è voltato di scatto verso il bordo della nave, ha cominciato a correre e si è buttato in mare”, ha affermato il rappresentante dell'istituto, al quale il fratello di 14 anni, che era sulla nave ha raccontato l'episodio. “I ragazzi – ha aggiunto – sono molto scossi per quello che è successo e mio fratello non ha saputo dirmi altro”.
Altre testimonianze concordano: “Improvvisamente il ragazzo ha preso la rincorsa e si è lanciato contro la ringhiera della nave superandola e perdendo l'equilibrio. Ècosì caduto in mare nello spazio tra la nave il molo. Subito sono intervenuti i sommozzatori e in poco tempo hanno recuperato il corpo”. La polizia ha compiuto i rilievi, interrogando i ragazzi alla presenza di psicologi. Il ritorno degli alunni dell'istituto era in programma per dopodomani.
LA VERSIONE DELLA PRESIDE. Carmela Maccarrone, preside dell'Istituto Ettore Majorana di San Giovanni la Punta che era a bordo della nava come accompagnatrice dei ragazzi, racconta. “Lo hanno visto prendere la rincorsa verso la ringhiera della nave, appoggiarsi facendo leva sulla braccia e proiettarsi in avanti, probabilmente perdendo l'equilibrio. E l'hanno visto cadere. Il compagno che gli era più vicino gli ha detto: ‘Ma che stai facendo?', ma non l'ha potuto agganciare. Stando a quanto riferiscono i ragazzi, il giovane, non si capisce bene se per una bravata o se fosse arrabbiato all'improvviso, senza essere stato provocato, ha cominciato a saltellare, poi si é sganciato dal gruppo e ha cominciato a prendere a spintoni e manate i compagni. Poi la rincorsa verso la ringhiera”.
“Eravamo tornati da una passeggiata fatta con i ragazzi – ha aggiunto – ed avevamo detto loro di prepararsi per la giornata di oggi che prevedeva una sveglia alle 7. Alle 2 meno un quarto mi hanno chiamato alcuni ragazzi dicendomi che un compagno si era buttato in mare. Eludendo gli ordini e la sorveglianza, invece di andare a letto, alcuni ragazzi avevano deciso di fare una passeggiata sulla nave. Io penso ai ragazzi – ha concluso la preside – che hanno visto la scena impotenti. Non sanno spiegare se il loro compagno stesse scherzando o se fosse in uno stato euforico. La maggior parte dei racconti dei ragazzi ci fanno capire che non volesse farlo intensionalmente. Io personalmente sono portata a pensare che sia stata una bravata, forse determinata dall'euforia del momento”.
Il sindaco di San Giovanni La Punta, Andrea Messina, ha un'altra versione: “Sembra che i ragazzi la notte scorsa siano tornati intorno alle 2 da un'escursione. Si trovavano al decimo piano della nave. I ragazzi un po' più vivaci si sono messi a giocare sul ponte e questo ragazzino, che era forse uno dei può vivaci, è caduto in acqua. Quando l'hanno soccorso era già morto. E' assurdo”. Messina ha parlato con la preside dell'istituto. “Stiamo cercando di metterci in contatto con la famiglia per capire quando è previsto i rientro della salma e poi insieme ai familiari decidere se proclamare il lutto cittadino. Credo che in Spagna sarà effettuata l'autopsia quindi ritengo che passerà ancora qualche giorno”.
“L'incidente si è verificato alle 2.30 di notte. Il giovane studente catanese si trovava sull'ultimo ponte della nave Cruise Roma. Si è sporto troppo ed è finito in mare” dicono dalla compagnia Grimaldi Lines. “Sappiamo che il ragazzo era insieme ad altri compagni che sono stati sentiti dalla polizia spagnola – aggiungono dalla compagnia – Ècaduto in mare e dopo avere allertato le forze dell'ordine è stato recuperato dai sub dopo un'ora. Non sappiamo cosa sia successo. Siamo certi che la polizia ha già acquisito elementi che permetteranno di fare luce sulla tragedia. Potrebbe essere stata una bravata, o un incidente. Sta di fatto che da quella parte della nave si può cadere solo se ci si sporge dalla balaustra”. La compagnia di navigazione ha avvertito il consolato italiano che in queste ore si sta adoperando per assistere i genitori che sono andati in Spagna a prendere la salma del loro figlio.
I genitori del quindicenne sono subito partiti alla volta della Spagna, dove si trova la preside della scuola, che accompagna i ragazzi. “Una tragedia, una tragedia!”, ha commentato la vicepreside dell'istituto, Maria Teresa Rizzo, rimasta in Italia. “E' accaduto durante la notte, mentre la nave era ormeggiata”. La professoressa Rizzo è andata stamane intorno alle 9 in casa dei genitori per esprimere il suo cordoglio. Lo studente, che la docente definisce “un ragazzo normalissimo”, era figlio unico, la madre è un'insegnante e il padre direttore di banca. Il ragazzo frequentava la seconda classe del liceo scientifico, era uno degli alunni della vice preside. “Non so esattamente cosa sia successo – dice la Rizzo – ma sono costantemente in contatto con la preside”.