Pubblicato il: 16/10/2014 alle 14:59
Marco è salvo, ma se l'è vista brutta. Rischiando di essere arrotato da una donna mentre lui, studente di 14 anni (il nome è di fantasia), stava regolarmente attraversando sulle strisce pedonali di viale della Regione per raggiungere l'Istituto “Sebastiano Mottura” di viale della Regione quando improvvisamente un'auto lo ha investito. Ma piuttosto che fermarsi per soccorrere quel ragazzo che per la botta presa al piede è catapultato in aria e poi sull'asfalto, chi era al volante ha accennato una frenata pochi metri più avanti ma ha tirato dritto sgommando a forte velocità verso la via Leone XIII, facendo perdere le proprie tracce. Cronaca di un pomeriggio qualunque. Chi scrive, è giusto dirlo a chi legge, ha assistito alla scena. Sono le 15.30 di oggi. Lo studente di San Cataldo, zaino in spalla, sta attraversando la strada per andare a seguire le lezioni di pianoforte ed è quasi arrivato dall'altra parte quando una Peugeot nera sale a forte velocità in un orario in cui il sole abbaglia parecchio in quel tratto. Possibile, dunque, che chi guidava non si sia accorto che Matteo stesse attraversando e quando lo centra è ormai troppo tardi. Ma quando il ragazzo balza in aria, rotola sull'asfalto e urla, la persona al volante tentenna, rallenta più avanti, ma non si ferma. Altri automobilisti si fermano, tutti comprendono che Marco è stato investito. Anzi, il conducente riparte e attraversa la rotatoria tra via Luigi Monaco e via Leone XIII, sparendo nel nulla. La concitazione del momento impedisce ad altri automobilisti in transito di cogliere lettere e cifre della targa, eccetto che si tratti di un nuovo modello di Peugeot dal colore nero molto lucido, forse perché l'auto è stata lavata oppure perché quella è la tipologia di carrozzeria. Marco sta bene ma trema per lo spavento: ha graffi al gomito destro e accusa un forte dolore al piede dove è stato preso. Qualcuno chiama il 113 e il 112, fornendo i dettagli della famigerata Peugeot di colore nero e un dettaglio su chi la guidava: una donna dai lunghi capelli biondi. Un testimone oculare riferisce di aver scorto qualcosa di colorato poggiato sul pianale posteriore: peluche. La nota di ricerca del pirata della strada – non c'è altro termine per definirlo – è stata diffusa ai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e alle Volanti della Polizia. La caccia è aperta a chi ha investito Marco ma non s'è preoccupato di sapere come sta, forse perché assalito dallo spavento di aver rischiato di uccidere un ragazzino. Comprensibile, ma non giustificabile. D'altronde Marco si è rialzato subito dopo essere capitombolato per terra. “Roba da vigliacchi”, dice la madre di Marco accusando colei che ha tirato dritto, anziché prestare aiuto al figlio sotto choc e terrorizzato. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze del ragazzo e dei passanti, mentre lo studente e la madre si sono recati al Pronto soccorso per farsi medicare i graffi e le escoriazioni. Sul fronte investigativo, la donna e la Peugeot nera potrebbero avere le ore contate. Già, perché il passaggio della vettura è stato immortalato dalla telecamera collocata al centro della rotatoria. Il tempo di acquisire il filmato e l'automobilista presto, molto presto, potrebbe avere un volto e un nome.