Pubblicato il: 30/01/2024 alle 09:22
(Vincenzo Falci, Giornale di Sicilia) Condannanti per avere svaligiato un’agenzia di viaggi che li avrebbe «bidonati». Portando via elettrodomestici, strumentazione informatica e altro ancora. Sì, perché per ripagarsi di quegli anticipi in denaro versati e di cui invano hanno chiesto la restituzione, si sarebbero portati via un po’ di tutto da quell’agenzia di viaggi di San Cataldo. Un paio di loro, in realtà, avevano rinunciato al viaggio, altri sarebbero stati lasciati a terra dallo stesso operatore dopo avere pagato un acconto per una crociera.
Ora, in cinque, ne sono usciti con l’affermazione di responsabilità. È piovuta sul capo del trentaquattrenne Alessio Pasquale Cordaro con 4 anni e 8 mesi oltre 2 mila euro di multa, alla moglie, la trentatreenne Roberta Cipro, sono stati inflitti 3 anni, 4 mesi e 1.600 euro, il quarantaduenne Marco Antonio Pisella ha rimediato 4 anni, 2 mesi e 2 mila euro, il trentasettenne Luigi Michele Caruso con 4 anni e 1.600 euro (assistiti dall’avvocato Gianluca Amico) e il trentatreenne Riccardo Calì (difeso dall’avvocato Sergio Messina) con 4 anni di carcere e 1.600 euro di multa. Questo il verdetto messo dal gup Emanuele Carrabotta che li ha giudicati con il rito abbreviato per rapina aggravata in concorso e , al solo Cordaro, è stata contestata anche l’ipotesi di violenza privata. I fatti in questione risalgono al 19 agosto di due anni fa quando dall’agenzia sono stati portati via un frigo, un ventilatore, una stampante, una Tv, un pc, 12 modellini di navi da crociera, tre orologi, un case di pc, un telefono e una stampante, per un valore di 3 mila euro.
E quando le tre operatrici turistiche presenti, per tentare di fermare quell’azione, avrebbero tentato di avvisare i carabinieri al telefono, Cordaro le avrebbe minacciate «posate i telefoni… qua non deve chiamare nessuno… se chiami i carabinieri ti schiaccio la testa, tanto a me i carabinieri sanno chi sono e se vengono…».
Io sostituirei il verbo “ li avrebbe” con “li ha” e ancora il termine “bidonati” con “derubati” e “truffati”. Ecco già sarebbe più corretto. Ma provvederò formalmente.
Come si suol dire, qui in Italia ( repubblica delle banane) ‘cornuti e mazziati’ perché in questo paese chi truffa, anche se denunciato e riconosciuto colpevole, se la passa sempre meglio di colui che ha truffato.