Pubblicato il: 14/01/2014 alle 12:13
L'assessore allo sport del Comune di Caltanissetta, Gaetano Angilella, questa mattina ha mostrato, con le carte e non solo con le parole, le motivazioni che hanno portato l'amministrazione pubblica a far entrare in vigore il regolamento (risalente a un atto amministrativo del commissario zaccone nel 1993) che impone una tariffa oraria per l'utilizzo delle infrastrutture sportive.
“Il mio obiettivo – spiega l'assessore – non è quello di innescare o rispondere a una polemica – che sottolinea ritenere fuori luogo – bensì di chiarire che le tariffe erano già state preannunciate nel maggio scorso”.
Nelle nostre pagine avevamo già raccolto l'allarme del CONI sui danni che potrebbero ritorcersi sui cittadini nisseni (leggi tutto l'intervento di Iacono) ma, l'assessore e il sindaco ribadiscono di aver chiesto soltanto una piccola partecipazione alle spese di gestione.
“Data la somma irrisoria che sarà richiesta tra qualche settimana, possiamo definire il contributo non una tariffa ma un obolo” continua Angilella che come l'azione di recupero dei servizi a domanda individuale riguarderà circa il 10% di quanto investito dall'amministrazione per la quotidiana manutenzione degli impianti ormai vetusti. Tali somme – conferma il responsabile delle attività sportive -saranno reivestite nelle stesse strutture per garantire ai fruitori una maggiore qualità. “Non vogliamo ombre o tensioni nelle nostre azioni ma dobbiamo confrontarci con le leggi nazionali e una gestione delle entrate pubbliche difficoltosa”. La spending review, infatti, impone il recupero del 100% di tali spese e nessun comodato d'uso gratuito. L'amministrazione, dunque, ha le mani legate e, addirittura, – continua Angilella – “le disposizioni del governo Monti hanno declassato come non prioritarie le attività inerenti lo sport il turismo e la cultura “.
“Negli anni '80 – spiega il sindaco Campisi – potevamo garantire un sostegno cospicuo per tutte le società sportive ma adesso dobbiamo fare i conti con la realtà” e da qui l'approvazione delle tariffe. Nell'ultimo biennio – continua il primo cittadino – sono state effettuate delle spese di manutenzione straordinaria del valore di 260 mila euro (tra queste il rinnovo del manto erboso al Tomaselli e l'agibilità al Palmintelli per garantire l'ingresso fino a 1500 persone) che
devono aggiungersi ai 180 mila euro di spese per energia elettrica, acqua corrente e gas e, in questo conto forfettario il sindaco sottolinea che non sono stati conteggiati gli stipendi dei dipendenti.
Una fruizione senza alcun ritorno economico che non può più essere sostenuta. Adesso bisogna capire se le società sportive smetteranno di buttare acqua sul fuoco e metteranno mano ai portafogli senza pesare ulteriormente sugli associati.
Ecco le nuove tariffe orarie che a breve entreranno in vigore e saranno pagate dalla società:
Cannizzaro: 10 euro; Palamilan: 7 euro; Palmintelli: con luce 20 euro o senza luce 10 euro; Tomaselli: con luce 25 euro o senza luce 15 euro.
Le società nissene, però, avranno un'agevolazione evonomica e pagheranno solo il 50% delle tariffe imposte. L'assessore, infine, non esclude che, sulla base dei risultati ottenuti, del ritorno di immagine per la città e per i valori dello sport potranno essere applicate in futuro ulteriori agevolazioni economiche.