L’Associazione Italiana dei Dottori Commercialisti (AIDC) sezione di Caltanissetta, sostiene con forte determinazione il principio sostenuto dal proprio Presidente Nazionale Dott. Andrea Ferrari -portato sino all’estrema conseguenza dello sciopero proclamato, al momento, per il 16 settembre – della necessità di assegnare alla categoria dei Commercialisti un ruolo concretamente partecipativo ai tavoli tecnici ove si analizzano ed individuano le possibili azioni programmatiche che riguardano la materia tributaria sia in chiave amministrativa che giurisdizionale.
La protesta civile e costruttiva è determinata anche dalle gravose e delicatissime funzioni che gli organismi tecnici e politici del MEF, nel corso degli anni, hanno ritenuto di voler assegnare alla categoria dei Dottori Commercialisti che, di conseguenza, si trovano oggi ad essere involontariamente e sicuramente oltre misura, asserviti alla responsabilità di numerose ed impegnative mansioni che il cittadino comune, il più delle volte, non può svolgere in autonomia, salvo rari casi, e che sarebbero invece ascrivibili alle tipiche mansioni del ramo impiegatizio della pubblica amministrazione, pur mediante l’ausilio di moderne procedure digitalizzate.
Difatti, se per un verso si propaganda la possibilità di agire tramite “app” e piattaforme di vario genere per l’accesso anche a facilitazioni ed agevolazioni di varia natura, occorre sempre e comunque preventivamente districarsi tra leggi già concepite in maniera confusa e spesso complicate da astruse circolari attuative che le rendono ancor più nebulose. Ciò anche perché nella norma, non si vuol tenere conto degli indirizzi e delle istanze dei rappresentanti di categoria formulati nell’interesse generale dei cittadini.
Si aggiunga a ciò, che anche in tema di fissazione dei calendari delle scadenze fiscali di ogni genere (sia che riguardino i veri e propri pagamenti delle imposte e delle tasse erariali e locali, piuttosto che meri adempimenti formali) la fase consultiva della categoria dei Dottori Commercialisti è spesso e volentieri “saltata” a piè pari.
Deve infine sottolinearsi come le gravissime ed eccezionali difficoltà in cui versa adesso il Paese ed ancor più la nostra area geografica, rendono ai contribuenti assai difficoltoso il puntuale adempimento dei pagamenti delle imposte iniziato – si ricorda – a giugno con le tasse locali IMU e TARI per proseguire con lo start del 20 luglio per quelle erariali. Come se nulla fosse accaduto.
Le ragioni sin qui esposte in poche righe, che meriterebbero ben più ampi spazi di discussione, portano dunque l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti di Caltanissetta a sostenere con forza il presidente della categoria Massimo Miani e le ragioni dello sciopero di categoria da costui annunciato, come ad ogni altra forma di civile protesta costruttiva traducibile in concreto sostegno propositivo all’azione di revisione e semplificazione delle prassi amministrative, che deve coinvolgere realmente tutti gli addetti ai lavori.