Pubblicato il: 23/02/2016 alle 16:39
La Sicilia nella narrativa italiana del ‘900 non solo come tema, ma come realtà storica, geografica e culturale. Dal quel mondo contadino al lavoro nelle miniere, dall’ambiente borghese che celebra il rito della passeggiata e il linguaggio degli sguardi, ai fasti e le decadenze, sono tutti elementi di un mondo che vive in stretta relazione con l’ambiente circostante, il clima, il paesaggio a volte arido a volte lussureggiante, le ricche architetture barocche e le povere case di campagna. Sono le stiorie narrate dal “Versimo” di Verga, Capuana e De Roberto, espressione di una sicilianità che trova continuità nelle opere di Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Vittorini, Brancati, fino a Bufalino, Sciascia e Consolo. Giovedì 25 febbraio alle ore 20.30 il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta ospita, per la stagione firmata da Moni Ovadia e organizzata dal Comune di Caltanissetta grazie alla sponsorizzazione di Crodino, “Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria” l’omaggio dell’eclettico musicista siciliano Pippo Kaballà accompagnato dal pianista e fisarmonicista Antonio Vasta.