Pubblicato il: 30/09/2014 alle 10:40
Grande successo di pubblico per l’esibizione di giovani talenti siciliani organizzata dal TC Caltanissetta e svoltasi domenica scorsa. In campo Luca e Davide Potenza (14 anni il primo, 17 anni il secondo), e il catanese Samuele Aretino (16 anni).
L’occasione è stata utile per lanciare l’innovativo programma della scuola tennis del prestigioso circolo nisseno. Il tecnico nazionale, il catanese Sergio Rizzo, è uno dei maggiori esperti del settore giovanile in campo italiano, ha voluto tracciare le linee guida di questo ambizioso progetto: “Il nostro è un sistema piramidale, alla base, dove già si trovava lo Junior di Acicastello, si è aggiunto il TC Caltanissetta. Entrambi i circoli, seguiranno le stesse metodologie di allenamento; una sinergia, che mira a far crescere il movimento giovanile. Gli atleti di spicco fungeranno da traino, il club nisseno utilizzerà tale spinta già esistente, per poter prossimamente avere propri atleti di livello. Un progetto di ampio respiro, che siamo sicuri darà frutti importanti”.
Sul campo in terra rossa del capoluogo nisseno anche l’istruttore di primo livello, il serradifalchese Paolo Fasciana 22 anni, e l’istruttore di secondo livello, il catanese Matteo Giunta, 24 anni. Tutti e due lavoreranno con Rizzo, come ha spiegato il responsabile dell’Area Tecnica del TC Caltanissetta, il professore Giuseppe Cobisi: “E’ una scommessa. Abbiamo cambiato davvero tanto, per poter iniziare un nuovo corso, un nuovo ciclo. Ricordiamo che le lezioni della nostra scuola avranno avvio giovedì 2 ottobre. L’obiettivo dichiarato è di riuscire a fregiarci del titolo di Top School, il massimo riconoscimento concesso dalla Federtennis ad una scuola Tennis. In Sicilia ne esistono soltanto tre, noi vogliamo diventare la quarta”.
In tribuna fra il pubblico, il presidente del Tc Caltanissetta, Michele Trobia: “Dobbiamo tornare ai fasti di un tempo, quando lottavamo alla pari con i maggiori circoli di Catania e Palermo. Uno dei requisiti per diventare Top School è avere un campo al coperto, già stiamo lavorando in quella direzione. I nostri giovani devono tornare a recitare un ruolo da protagonisti a livello regionale e non solo. Noi organizziamo il secondo torneo internazionale più importante d’Italia, il nostro Challenger in quella settimana si colloca in cima al mondo, non vogliamo vivere soltanto della luce riflessa di quella strepitosa manifestazione, ma eccellere anche con i nostri atleti”.