Pubblicato il: 09/04/2019 alle 16:51
"Anche questa volta il nostro Sindaco ha perso un’altra preziosa occasione per tacere ed evitare così una secca e doverosa replica alle sue avventate esternazioni, frutto, probabilmente, di quel nervosismo latente di colui il quale, a fine del suo mandato, ha la consapevolezza di non aver inciso (positivamente) in alcuno dei settori di sua competenza, men che meno nello sport". E' quanto scrive in una nota, il presidente del Tennis Club Caltanissetta Gianluca Nicosia.
"Chi oggi si trincera asserendo che la struttura era abusiva dimentica o volutamente fa finta di dimenticare che la struttura lo ha visto, durante la celebrazione dei diversi Challenger, assiduo frequentatore nei numerosi conviviali organizzati dalla precedente dirigenza del Tennis Club di Caltanissetta. Forse che a quei tempi la struttura non meritava di essere controllata o non era già abusiva?
Ed appare veramente assurdo che il nostro Sindaco, cui è deputata tra le altre la funzione di controllo e vigilanza sul rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie, venga oggi, dopo quasi cinque anni dal suo insediamento, a disquisire sul concetto dell’abusivismo, quasi a voler far passare il messaggio che la Nuova Dirigenza del Tennis Club Caltanissetta sia indirettamente complice.
Perché sia chiaro a tutti e soprattutto al nostro Sindaco, il nostro Consiglio Direttivo, che mi pregio di rappresentare, non ha mai difeso, né lo farà mai, qualsiasi forma di illegalità e/o illegittimità, sia che essa si traduca in strutture non conformi alle norme urbanistiche, sia che essa si traduca in richieste di proroghe di concessioni illegittime.
La nostra censura era, come lo è, rivolta, proprio all’inefficienza dell’apparato amministrativo del Comune di Caltanissetta, reo di non aver messo in atto alcuna azione indirizzata ad evitare quello scempio, dovuto allo smantellamento della struttura, che è sotto gli occhi di tutti.
Scempio che, lo si ripete, si sarebbe potuto evitare se solo il Sindaco e gli Uffici si fossero fatti parte diligente e propulsiva, concertando le azioni per la sanatoria (possibile e prevista dalle norme di legge) con l’altro Ente (ex Provincia Regionale di Caltanissetta), quest’ultimo resosi disponibile a trovare una soluzione concertata.
Convinti come siamo che le polemiche, così come gli ulteriori tentativi di mascherare le proprie inefficienze attraverso malcelate accuse verso gli altri siano poco costruttivi, attendiamo un riscontro fattivo da parte dell’amministrazione.
La “Legalità” non può essere uno slogan sbandierato all’occorrenza, ma il fattivo adoperarsi per la salvaguardia della comunità che ci si pregia di amministrare e dei suoi beni in un’ottica che deve sempre essere conservativa e produttiva, così come i principi della pubblica amministrazione postulano".