Pubblicato il: 25/09/2014 alle 07:56
La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni intestati alla sorella del superlatitante Matteo Messina Denaro, Anna Patrizia, 44 anni, e al marito di quest'ultima, Vincenzo Panicola, entrambi detenuti per associazione mafiosa. Il provvedimento di confisca segue il decreto di sequestro, emesso a carico di quest'ultimo nel gennaio 2013 e interessa beni e capitali sociali delle aziende commerciali, agricole, edili e di realizzazione di impianti per la produzione e distribuzione di energia elettrica, un'auto, rapporti bancari per un valore di centinaia di migliaia di euro. Spiega la Dia che con questa confisca, “prosegue l'ampia strategia di indebolimento della potenza economica e di isolamento del capomafia latitante”. Vincenzo Panicola, figlio del defunto patriarca mafioso Vito, e' detenuto perche' ritenuto responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso e per avere curato, gestito la latitanza dei membri del mandamento, in particolare di Matteo Messina Denaro, attraverso il continuo scambio di messaggi e “pizzini” e per avere posto in essere azioni dirette al controllo delle attivita' economiche, degli appalti e dei servizi pubblici, anche attraverso estorsioni e incendi. Anna Patrizia Messina Denaro, ritenuta in contatto con il fratello latitante, per conto del quale smistava i suoi ordini, e' stata arrestata dalla Dia nel dicembre 2013, nel corso della maxi operazione antimafia interforze denominata “Eden”, con l'accusa di estorsione aggravata dal favoreggiamento di Cosa nostra. E' accusata di avere fatto da raccordo con i mafiosi in carcere.