Pubblicato il: 29/03/2014 alle 15:50
Fondamentale l'asse Pd-Udc per vincere le elezioni Amministrative e consentire a questo cartello politico di conquistare Palazzo del Carmine. Ne sono convinti i democratici del circolo Guido Faletra, e in particolare il giovane dirigente del Pd nisseno Francesco Dolce, che se da un lato sottolinea che in casa Pd finora nessuno s'è espresso con votazioni per decidere se sostenere Giovanni Ruvolo o Totò Messana – così come una frangia all'interno del Pd hanno suggerito – dall'altro spiega che “in questi mesi il PD si è confrontato con le forze del centro sinistra, costituendo un tavolo permanente nonché con il Polo civico con il quale si è dialogato ed interagito soprattutto in occasione di una iniziativa quale quella del forum, laboratorio politico al quale il PD ha partecipato con idee, programmi e persone”.
Ma secondo Francesco Dolce, in questo dialogo, il patto progettuale con l'Udc non può essere dissolto ma anzi è certamente un valore aggiunto per la coalizione di centrosinistra.
“In questo percorso – è l'opinione dell'esponente del circolo Faletra – il nostro partito ha incontrato anche l'Udc, partito con il quale governiamo il Paese e la Regione, ritenendo l'alleanza con la formazione centrista fondamentale, prioritaria e indispensabile per rendere possibile quell'inversione di rotta che la città e le forze sociali tutte ci chiedono”. Dolce però fissa i paletti, considerato che il countdown scorre inesorabilmente verso l'appuntamento elettorale.
“A venti giorni dalla presentazione delle liste non può e non deve, a nostro avviso, mutare l'indirizzo prevalente maturato tra i dirigenti del partito in merito all'opportunità politica che l'alleanza con l'UDC rappresenta e che si pone come base portante per la costruzione di una alleanza quanto più ampia possibile.
A tal riguardo il confronto bilaterale tra il Pd e l'Udc costituisce un passaggio ineludibile e politicamente coerente con le alleanze costituite su scala nazionale, regionale e locale. Conformemente alle previsioni statutarie del partito, unico organismo deputato alla scelta definitiva della linea politica e del candidato e' l'assemblea degli iscritti che, pertanto, all'esito degli incontri politici predetti, dovrà essere convocata”.