Pubblicato il: 04/08/2019 alle 10:22
Un risarcimento da quasi 45mila euro è stato concesso dal Tribunale civile di Caltanissetta a una sancataldese di 76 anni che aveva riportato diversi traumi dopo che la porta scorrevole di un supermercato si era chiusa improvvisamente travolgendola e facendola cadere rovinosamente a terra.
Una vicenda giudiziaria che si è trascinata per quasi sette anni visto che tutto risale al 25 ottobre 2012. Quel giorno la donna si era recata al supermercato Eurospin di contrada Decano, a San Cataldo, per fare la spesa e, al momento di uscire era successo l’incidente.
La porta scorrevole era scattata mentre la donna stava raggiungendo l’esterno dell’esercizio commerciale e, a causa dell’impatto, era caduta a terra facendosi male al bacino e all’anca. La sancataldese aveva segnalato tutto quanto ai responsabili del supermercato e chiesto un risarcimento, che la ditta le aveva però negato, ritenendo che la donna fosse caduta per una sua disattenzione e non per un problema tecnico al meccanismo di apertura.
A quel punto la cittadina sancataldese ha deciso di rivolgersi alla giustizia ordinaria e ha nominato come suoi legali di avvocati Vincenzo Toscano e Aldo Bellomo, i quali hanno poi chiesto e ottenuto il risarcimento. I legali hanno sollecitato con forza il risarcimento ribadendo che l’incidente era stato causato proprio da un malfunzionamento delle porte automatiche e che la loro assistita, a seguito dell’incidente, aveva riportato una frattura all’anca sinistra e anche una frattura al femore. Un problema che aveva causato, come si legge nella ricostruzione del perito nominato dal giudice civile Alex Costanza: <<Dolore e deficit motorio e funzionale all’anca sinistra con zoppìa e frattura sottocapitata ingranata del femore sinistro>>. In conclusione il perito del giudice aveva anche riscontrato una connessione tra l’accaduto e i danni subiti dalla donna, la quale venne anche operata per rimettere a posto gli arti.
L’avvocato Cristina Guarneri, legale nominata dalla Eurospin, aveva invece chiesto il rigetto della richiesta di risarcimento. Stando alla ricostruzione della legale dei convenuti la porta automatica non avrebbe avuto alcun difetto in quanto le verifiche avevano confermato che la pressione esercitata dalla porta in chiusura era a norma e che i traumi riportati dalla persona offesa non erano compatibili con la caduta visto che la donna si era allontanata da sola dopo essersi rialzata.
In ogni caso il giudice ha ritenuto valide le conclusioni degli avvocati Toscano e Bellomo e, nel dettaglio, ha disposto il risarcimento da 44.818,17 euro. (Vincenzo Pane, La Sicilia)