Pubblicato il: 05/08/2013 alle 10:01
I servizi di controllo del territorio svolti dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di recente, così come disposto dal Questore di Caltanissetta, Dott. Filippo Nicastro, e coordinati dal Dirigente l’Ufficio, Vice Questore Aggiunto Dott. Felice Puzzo, hanno focalizzato precipuamente l’attenzione su soggetti che, approfittando del periodo estivo, sono soliti porre in essere reati contro il patrimonio e furti in appartamento in particolare. Reati che risultano particolarmente insidiosi per via della “migrazione” estiva di molte famiglie nissene verso località di villeggiatura.
Ieri , alle ore 14.30, una Volante, mentre vigilava nella zona del centro storico, percorrendo la locale via Niscemi notava nell’androne di un condominio tre donne che si aggiravano con fare sospetto. Procedeva, pertanto, al loro controllo, dal quale emergeva trattarsi di straniere “zingare” proveniente da un campo nomadi di Palermo. Nel corso della perquisizione personale, addosso ad una di essere venivano trovati alcuni arnesi idonei alla forzatura di serrature, anche blindate, delle porte di appartamenti.
Le nomadi venivano condotte in Questura per procedere alla formalizzazione dell’attività di Polizia Giudiziaria svolta nei loro confronti. Qui emergeva che una di esse, MIJAILOVIC Marina di 24 anni, nata in Serbia ma residente in un campo nomadi di Palermo, era ricercata dalla Giustizia Italiana dovendo scontare numerosi mesi di carcere, a cui era stata già condannata, proprio perché riconosciuta responsabile di furti in appartamenti, in due distinte sentenze definitive; una emessa dal Tribunale di Napoli nel corso del 2010 ed una, successiva, emessa dal Tribunale dei minorenni di Napoli nel corso del 2012.
L’adozione della misura restrittiva veniva comunicata al Sostituto Procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Dott. Luciani. Veniva avvisato anche il suo difensore di fiducia, avvocato Belluomo Felice del foro di Aversa. Successivamente l’arrestata veniva associata presso il carcere di Agrigento.
Nei confronti di un’altra delle tre donne nomadi, J. S. di 24 anni, quest’Ufficio P.G.-S.P. sta procedendo alla denuncia a piede libero alla competente autorità Giudiziaria per “possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso”, art. 707 codice penale. Gli strumenti, così come previsto dalla legge, venivano tolte dala disponibilità dell’indagata e posti sotto sequestro per essere poi trasmessi all’Ufficio corpi di reato del Tribunale di Caltanissetta.