Pubblicato il: 13/07/2016 alle 10:03
Fra le mura di casa aveva creato una piccola piantagione di droga. Nei guai è finito un diciannovenne nisseno incensurato per coltivazione, produzione e detenzione di marijuana ai fini dello spaccio. Il blitz è stato messo a segno dagli agenti della sezione antidroga della Squadra Mobile della questura di Caltanissetta, nel corso di un’operazione hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento di via Filippo Paladini dove hanno trovato 34 piante di marijuana, coltivate all’interno di tre serre, e altri 90 grammi pronti per lo spaccio.
Andrea Armando LibrizziIn carcere è finito Andrea Armando Librizzi, incensurato di 19 anni, colto nella flagranza di reato per la coltivazione, produzione e detenzione di marijuana ai fini dello spaccio. Le tre serre erano state allestite in maniera professionale con l’utilizzo di attrezzature particolarmente costose. Lo stupefacente sequestrato sarebbe di ottima qualità, con un thc superiore a quello della marijuana trovata comunemente in commercio e sul mercato illecito degli stupefacenti, avrebbe fruttato migliaia di euro. I poliziotti, erano sulle tracce di Librizzi da una decina di giorni, infatti, a seguito di attività info-investigativa, erano venuti a conoscenza del fatto che presso un appartamento in Via Filippo Paladini, dei giovani trasportavano vasi per piante, sacchi di terriccio e altro materiale. Inoltre, gli investigatori avevano appreso che in qualsiasi ora del giorno e della notte si sentiva il rumore provocato da ventole. L’attività di osservazione, che si è protratta per qualche giorno, ha consentito agli agenti di individuare l’appartamento in questione con annesso un terrazzo, delimitato da una inferriata coperta lungo tutto il perimetro da un telo frangivento verde che impediva la visione all’interno dei locali, e di registrare l’andirivieni di Librizzi e di altre persone.
Le serre scoperte in casa di LibrizziGli agenti hanno anche notato provenire dall’appartamento delle luci di colore arancione, verosimilmente delle lampade alogene ad alto Wattaggio, particolarmente adatte per la coltivazione artificiale di marijuana. Da un controllo eseguito presso la società dell’energia elettrica constatavano che i consumi di energia dell’appartamento erano smisurati a causa del funzionamento continuo dell’impianto di coltivazione artificiale, e ciò non ha fatto altro che confermare i sospetti che all’interno dell’appartamento qualcuno potesse aver installato un vero e proprio impianto per la produzione di marijuana.
Ieri mattina dunque gli agenti sono passati all’azione facendo irruzione all’interno dell’appartamento, dove sono state rinvenute 34 piante di marijuana invasate e suddivise in tre serre tutte funzionanti e dotate di sistemi di ventilazione, lampade per la temperatura e tutto l’occorrente per la crescita delle piante compresi diversi flaconi di fertilizzante dal costo elevato (circa 75,00 euro).
Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto anche del materiale vegetale relativo ad un precedente raccolto nonché della marijuana già essiccata contenuta in un sacchetto di cellophane trasparente del peso di 23.5 grammi (rinvenuto all’interno di un cassetto del mobile basso posto vicino il letto) e un pacchetto di tabacco, marca Marlboro, misto a sostanza stupefacente del peso di 10 grammi, nonché un essiccatore necessario alla successiva raccolta. Vicino al letto, all’interno di un cassetto, sono stati rinvenuti anche 3 grinder (trita erba).
Infine all’interno dello stesso mobile basso posto vicino al letto i poliziotti hanno trovato anche una pistola ad aria compressa priva di tappo rosso carica di pallini metallici e un coltello di circa 31 cm con punta tipo caccia con lama di circa 18 cm.
Gli agenti hanno dunque effettuato una perquisizione domiciliare presso un’altra abitazione del capoluogo nella disponibilità dell’arrestato, in via Dalmazia, dove sono stati rinvenuti e sequestrati altri 55 grammi di marijuana, tre bilancini elettronici di precisione e un grinder.
Il Pubblico Ministero di turno ha disposto che Librizzi finisse al Malaspina. Nelle prossime ore il giovane – difeso dall’avvocato Andrea Di Carlo – sarà interrogato dal giudice.