Pubblicato il: 05/08/2013 alle 17:30
Sono decine e decine in Italia e nel mondo i ristoranti che hanno adottato come biglietto da visita la parola mafia, considerato un marchio e non un infamia che ha causato mortificazioni e lutti nel nostro Paese. Lo hanno detto i responsabili dell'associazione MafiaContro nel corso della manifestazione in ricordo di Ninni Cassarà, Gaetano Costa e Roberto Antiochia ed a questo proposito Carlo Vizzini e Renato Campisi, presidente e portavoce dell'associazione, hanno scritto al ministro dell'Interno ed al ministro degli Esteri perché verifichino lo stato delle cose e prendano gli opportuni provvedimenti per impedire che quello “che è un autentico cancro della nostra società venga utilizzato come un modo di essere che attiri clientela divenendo oltraggio grave verso tutti coloro che per combattere la criminalità della mafia hanno donato la propria vita”.