Si apprende per mezzo della pagina facebook del sindaco Roberto Gambino che la settimana scorsa è stato fatto ricorso al Tar nei confronti di un provvedimento del direttore generale dell’Asp che sposta gli uffici dell’Asp in viale Regina Margherita, nell’ex ospedale Vittorio Emanuele. Il ricorso è stato fatto perché si vuole utilizzare l’ex ospedale come sede dei corsi universitari di medicina. Il Consorzio Universitario di Caltanissetta – che dovrebbe occuparsi del presente e del futuro dell’Università in città – include tra i membri sia il Comune di Caltanissetta sia il Cefpass e l’Asp di Caltanissetta.
"Non si riesce a comprendere – si chiede Armando Turturici – perché il Comune abbia fatto ricorso al Tar nei confronti di un altro socio, dimostrando cosi la mancanza di visione e progetto condiviso di tutto il Consorzio. A mio modesto parere, sarebbe stato più opportuno fare squadra con il Consorzio Universitario, coinvolgendo nella pianificazione il Consiglio Comunale, i deputati regionali, le Consulte (ancora da attivare), le organizzazioni sociali ed i cittadini, al fine di prospettare la fruibilità nei prossimi 2/3 anni dell’ex ospedale per potervi far convergere in futuro tutti i corsi di laurea ad indirizzo bio-sanitario di Caltanissetta. Nel frattempo si potrebbe mediare con il Cefpas (che dovrebbe avere un interesse convergente con il Comune) per poter continuare a usare i suoi locali per i corsi di medicina (unico campus in tutto il sud Italia) e dislocare gli altri corsi universitari nelle sedi del Consorzio in via Real Maestranza e della sede centrale del Consorzio, in attesa che l’ex ospedale Vittorio Emanuele possa essere reso fruibile e adeguato all’accoglienza di tutti i corsi universitari".
Lo stesso Turturici si chiede se il ricorso al Tar è davvero funzionale per poter vincere questa battaglia o ci costerà solo tempo e denaro perso? E rincara: "L’Università è un obiettivo importantissimo per la città e non si può vincere da soli questa battaglia".