Pubblicato il: 23/09/2014 alle 14:16
Hanno risposto all'appello i deputati che sul tema hanno mostrato una certa sensibilità in queste settimane, mentre gli altri hanno preferito non partecipare al tavolo convocato dal sindaco Giovanni Ruvolo per parlare di alta velocità ferroviaria e delle strategie di Governo nazionale e RFI, che al momento vedono pendere un grosso punto interrogativo sulla provincia di Caltanissetta.
C'erano il Prefetto Carmine Valente, il viceprefetto, Giuseppina Di Raimondo, a fianco al sindaco Ruvolo e al presidente del Consiglio comunale Leyla Montagnino.
Per la deputazione regionale e nazionale erano presenti Alessandro Pagano, deputato Ncd alla Camera, la collega Azzurra Cancelleri del M5S, entrambi firmatari di un'interrogazione congiunta al ministro Lupi, e il deputato regionale Giancarlo Cancelleri.
Nessun sindaco della provincia si è presentato, tranne il sindaco di Santa Caterina, Michelangelo Saporito, quasi che il problema non riguardasse il futuro di tutto il comprensorio. Nutrita, invece, la presenza dei consiglieri comunali, tanto da far sembrare la riunione un consiglio comunale straordinario. Il progetto dell'alta velocità ferroviaria, Palermo – Catania – Messina, ad oggi, vede un finanziamento di 2,4 miliardi di euro. Di questi una parte sarà immediatamente utilizzabile con i fondi del Piano di azione e coesione, PAC, mediante il decreto “Sblocca Italia”. Il Governo Renzi prevede di utilizzare le risorse per i progetti immediatamente cantierabili, che hanno esecutività immediata.
Ed è qui che sorge il problema per il territorio nisseno. I progetti sul tavolo del Ministero delle infrastrutture, frutto di un accordo siglato nel 2013, sono tre. Quelli immediatamente esecutivi sono due, e prevedono che la parte centrale del tracciato ferroviario, peraltro quella più obsoleta che ricade nelle province di Enna e Caltanissetta, sia sostituita da un valico costituito da 15 gallerie e altrettanti viadotti che tagliano tutto il centro Sicilia, bypassando i territori interessati.
In altre parole la terza ipotesi, che invece prevede il mantenimento della fermata di Caltanissetta Xirbi e quindi del tracciato attuale, che andrebbe ammodernato e ridisegnato dove possibile, non è dotata di un progetto cantierabile.
“Ci sono tre ipotesi – spiega infatti il deputato Alessandro Pagano – poichè in questo momento è imperante la tecnocrazia, può accadere che l'ipotesi migliore per il nostro territorio possa soccombere. Fare la galleria costa meno, ma noi dobbiamo spiegare che anche se costa di più, fare il tracciato alternativo, i vantaggi riguardano un milione di abitanti, salvati da povertà ed emigrazione. Così produrremo PIL, nell'altra ipotesi risparmieremmo soldi, ma non produrremmo vantaggi. Questo deve indurci a fare squadra”, conclude Pagano.
Il sindaco Giovanni Ruvolo si è detto “sereno ma non tranquillo. Sereno perchè ho visto la voglia di condividere la responsabilità di difendere il territorio. Mi sento sereno perchè ho visto la voglia di fare una battaglia insieme. Non mi sento tranquillo perchè a oggi non ci sono dati documentali che ci garantiscono che sono state allocate somme e investimenti sul progetto di far passare la linea ferroviaria veloce da Caltanissetta Xirbi”. “Sarò tranquillo quando vedrò la decisione definitiva del governo su questa cosa”, spiega il sindaco Ruvolo che conclude: “Mi farò promotore di incontri, primo tra tutti con il Tavolo unico di regia, da tempo impegnato e interessato affinchè le infrastrutture siano realizzate nelle nostre aree, poi i comitati di quartiere, le associazioni, i sindacati, perchè dobbiamo essere tutti compatti nel fare una pressione”.
Per il deputato regionale Giancarlo Cancelleri, “La follia di pensare che un progetto valido sia quello di bucare una montagna nello stile TAV, non si comprende, a meno che non mettiamo avanti interessi personali di qualcuno che vanta crediti con il Governo nazionale, ma a quel punto dovremmo interrogarci sulla qualità delle scelte dell'amministrazione centrale. Ringrazio il sindaco e il consiglio comunale per l'ottimo punto di partenza per dare vita a ua battaglia che deve diventare di cittadini e di popolo. Chiamerò i deputati anche di Agrigento per richiamarli attorno a un problema fondamentale, altrimenti il territorio viene ulteriormente impoverito”.
“Purtroppo – spiega la deputata Azzurra Cancelleri – confermo che avere rassicurazioni prima della fase definitiva, non deve indurre a stare sereni perchè è prassi del Governo, per mancanza di copertura o per altre logiche lobbistiche, rimangiarsi le promesse, fare marcia indietro e cambiare idea. Quello che abbiamo chiesto al sindaco è di non essere troppo tranquilli. Proseguiamo a fare pressione politica affinchè la soluzione sia quella che tutti auspichiamo, il rafforzamento della linea ferroviaria esistente, in modo da rivalutare il centro Sicilia”. Ai partecipanti alla riunione è stato diffuso il documento tecnico elaborato dall'ex assessore comunale Andrea Milazzo.