Pubblicato il: 13/08/2021 alle 13:36
Si presentano dal medico con la loro diagnosi. Fatta dopo attente e lunghe ricerche… su google. E se il medico tenta di spiegare loro che quel sintomo è comune a tante malattie e che solo visite ed esami potranno confermare una diagnosi si sentono traditi, non capiti. Vanno via frustrati dallo studio in cerca di nuove certezze e di qualcuno che sostenga le loro tesi. Perché loro, è vero, non hanno una laurea ma quella cosa lì l’hanno letta su google. E’ l’era di internet, dell’eccesso di informazione. Non si fidano del medico ma se quella cosa l’ha scritta Carolina ’84 su un forum ad hoc per malati di fibromialgia e allora sì che ci credono.
E adesso? Questa novità dei vaccini. Fior di scienziati ne hanno messo a punto diversi già iniettati a milioni di persone. Ma loro no. Se la mia vicina di casa è in grado, in un battibaleno di elencarmi tutti i sintomi possibili dalla A alla Z, perché dovrei cercare i possibili effetti indesiderati riportati sul sito dell’Aifa? E’ un complotto. Ci vogliono tutti morti, la mia vicina di casa lo sa. Su facebook spuntano fior di intellettuali, scienziati dell’ultima ora, tuttologi che hanno sperimentato l’efficacia dei fiori di bach sui reumatismi. Un giorno non credono al covid (i tg mandano in onda finti malati e finti reparti!) il giorno dopo non credono all’efficacia del vaccino (me lo ha detto mio cugino, ti contagi lo stesso!), ma se al the delle cinque l’amica dell’amica spunta con un nuovo rimedio per la cervicale nessun dubbio. Lei lo sa, come si cura la cervicale. Ad accomunare i nuovi tuttologi del web il rifiuto della scienza e l’assunto per cui “se lo dice lui che ha sempre organizzato serate divertenti perché non credergli?”.
Poveri medici, mi verrebbe da dire. Se non fosse che, per fortuna, i sapientoni del web restano una sparuta minoranza che adesso vuole coalizzarsi nel gruppo dei no-vax, no-scienza, no-tutto. E allora si trincerano dietro la frase: “Perché io che sono un comune mortale non posso esprimere un’opinione?”. Certo che puoi. Ma non sempre. Perché esistono i fatti e sui fatti non si possono esprimere opinioni: se il cielo è azzurro non posso dire che è verde. Perché esistono protocolli medico-scientifici messi a punto da chi deve tutelare la nostra salute e se un paziente viene curato secondo i protocolli non posso esprimere una mia personale opinione suggerendo al medico quale sia la cura più appropriata.
Soprattutto se di lavoro faccio l’elettrauto o l’avvocato. Perché se il Governo ha emanato l’obbligo del green pass e io non ce l’ho di certo posso augurare il peggio a Governo e governanti, posso maledire tutti, ma la realtà è che la legge è legge, e qualsiasi opinione io possa avere, nei locali al chiuso si entra solo con la carta verde. Opinioni? In alcuni casi non può esistere l’opinione, in altri casi la sola opinione che dovrebbe interessare è quella di chi ne sa più di me, in altri casi ancora qualsiasi sia la tua opinione il risultato non cambia: perché prima dell’interesse del singolo c’è l’interesse collettivo da tutelare.