Pubblicato il: 12/10/2015 alle 08:58
Chi è andato a visitare la mostra di ornitologia aspettandosi di vedere “solo tanti canarini gialli”, è rimasto piacevolmente stupito dalla varietà di specie e colori che esistono in natura.
Tra i 700 esemplari accolti presso i locali dell’istituto Rapisardi, arrivati dagli allevamenti di tutta la Sicilia e da Milano, c’erano specie variopinte che facevano invidia ai volatili disegnati nei cartoni animati della Disney.
Non solo giallo, come il famoso canarino “Titti” della Warner Bros, ma anche tutte le tonalità dell’azzurro fino al viola, verde brillante, rosso acceso e bianco.
Particolarmente affascinati gli esemplari che hanno ottenuto il riconoscimento “di razza”: uno spettacolo che si è rilevato appassionante per grandi e bambini. Ai proprietari dei volatili, oltre la coccarda, è stata consegnata una targa commemorativa.
Non potranno sollevare la pesante targa in pietra ma sfoggiano la coccarda rossa appesa alla loro gabbia il padda mutato bianco di Roberto Arena, il border verde intenso di Rosario Tomarchio, la razza spagnola verde di Calogero Zambuto, il rosso ali bianche di Salbatore Marino, l’agata Rosso di Agostino Bastone, il cobalto azzurro viola di Michael Miccichè, il canarino solfato verdone e il crociere di Carmelo Montagno, l’ala perlata di Ranieri Giamusso, l’agapornis roseicollis verde di Davide Scavone, e il colombiformi di Massimo Gallina.
Gli uccelli, tutti provenienti da allevamento e con l’anellino di riconoscimento e tracciabilità, erano ben nutriti, e vivevano in gabbie confortevoli e a norma di legge. Un prerequisito imposto ai 100 allevatori che hanno partecipato alla competizione nazionale.
“I volatili che abbiamo accolto in questa diciottesima edizione – ha commentato Gaetano Campisi, presidente dell’associazione ornitologica nissena – sono tutti nati in cattività, nessun animale è stato catturato o allontanato dal suo habitat naturale. Con gli allevamenti si sono potute creare delle specie uniche nel loro genere, nate da incroci con altre specie, ottenendo colori brillanti. Tutto questo, naturalmente, rispettando il benessere dell’animale. Ogni gabbia, ad esempio, deve rispettare un determinato standard di qualità per garantire trasferimenti anche lunghi senza creare alcun disagio al volatile”.
Una giuria tecnica selezionata dal FOI (Federazione ornitologica italiana) e proveniente quasi interamente dalla Sicilia, fatta eccezione di un giudice di Cosenza, ha osservato con scrupolo e attenzione gli uccelli delle specie: canarini di forma e posizione lisci, canarini di colore, int., brin., mosaico, ondulati e sittacidi, indigeni, esotici e ibridi.
Presenti in tutti i giorni della manifestazione i membri del consiglio direttivo dell’associazione che raccoglie circa 50 allevatori della provincia nissena. Oltre al presidente hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione il vice presidente Ranieri Giammusso, il segretario Michael Micciché, il tesoriere CCalogero Romé, i consiglieri Giovanni Aliotta, Davide Scavone e Concetto Geraci.