Pubblicato il: 14/09/2013 alle 09:18
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Enna hanno notificato due ordini d'arresto a Salvatore Leonardi, 47 anni, attualmente detenuto a L'Aquila, e Salvatore Marletta, 54enne, recluso a Sulmona, per un caso di lupara bianca a Catenanuova, in provincia di Enna, risalente al 1997. Il primo è accusato di essere il mandante, il secondo uno dei killer di Vito Giuseppe Donzì, che quando fu fatto sparire aveva 26 anni. Il giovane venne ucciso e il suo corpo bruciato.
L'attività investigativa, coordinata dai pm della Dda di Caltanissetta, Roberto Condorelli e Giovanni Di Leo, ha consentito di riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonino Movica, autoaccusatosi di essere uno degli esecutori materiali dell'omicidio. Dagli accertamenti è emerso che Donzì era diventato un soggetto scomodo per il gruppo criminale mafioso di Catenanuova, a causa di diversi furti commessi ai danni di alcune aziende locali ‘protettè in quanto sottoposte al pizzo dal clan Leonardi.
La vittima, quindi, pagò con la vita il fatto di non aver rispettato gli ordini che venivano dettati dai referenti mafiosi di Catenanuova venendo eliminato con due colpi di pistola e il cadavere bruciato e disperso in un terreno alla periferia di Catenanuova. L'ordinanza sostituisce la precedente, notificata l'11 luglio 2013 e poi annullata per un vizio procedurale, in quanto non erano stati effettuati in tempo utile gli interrogatori di garanzia. Sottoposti ad interrogatorio gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.