Pubblicato il: 18/03/2014 alle 11:50
Questa mattina all’Hotel Plaza l’UdC ha presentato il programma politico in vista delle elezioni amministrative che si svolgeranno a maggio. Una pianificazione che definiscono “completa” ed esaustiva scritta in condivisione con i candidati, i dirigenti del partito e i tanti simpatizzanti.
All’incontro erano presenti il deputato regionale Gianluca Miccichè, i consiglieri comunali Felice Dierna, Giorgio Middione e Giuseppe Territo e il candidato Giuseppe Tumminelli.
In queste ultime settimane, mentre gli altri partiti si presentavano alla città con un candidato sindaco, l’Unione di Centro ha
lavorato per stilare un ricco programma suddiviso in tre macroaree e intitolato “Progetto Comune”. Un nome che volutamente gioca con il doppio senso poiché amministrare bene l’ente locale è possibile soltanto se si
riuniscono i pensieri, le proposte e le alternative possibili.
Costruire un rapporto fiduciario tra l’eletto e l’elettore è per il partito un obiettivo che non giunge fino al voto nell’urna e poi si sospende negli anni a seguire ma, al contrario, si protrae per tutta la legislatura sotto il vincolo del “codice etico”. Tutti i candidati della coalizione (e quindi non solo dell’UDC) firmeranno un documento che li impegna a dimettersi nel caso in cui si verificassero degli eventi che rompano il vincolo di fiducia tra elettore ed eletto. “Il codice si attiva già in caso di sentenza di primo grado per determinati reati ai danni della pubblica amministrazione o alla persona – spiega Middione -. Non vogliamo “nei” o distacchi con l’elettorato e la persona potrà continuare il proprio iter giudiziario fuori dalle aule di Palazzo del Carmine”. I cittadini votando daranno piena fiducia ai candidati, una dimostrazione di stima “al buio” e gli errori del singolo, non devono essere pagati dalla collettività.
“Abbiamo stilato un tragitto in divenire – spiega il consigliere Dierna – e solo da oggi pomeriggio cominceremo a cercare alleanze e a riflettere su un candidato che abbia il coraggio di andare oltre le guerre fratricide che si sono combattute in questi ultimi anni e mantenere una tregua per il bene della città”.
“L’apertura a una coalizione politica che esca fuori dai tradizionali schemi politici – spiega il deputato ARS Miccichè – per alcuni è vista come un elemento di confusione ma per noi è, invece, un’occasione per fare chiarezza e risolvere i problemi e le emergenze del territorio liberi da preconcetti e vincoli partitici”. L’esperienza romana, dunque, farà da “apri pista” per una nuova visione di amministrazione pubblica.
E’, dunque, nel modello virtuoso di gestione della cosa pubblica come “un buon padre di famiglia” che ruota tutta la visione del programma politico: la città gestita con responsabilità e competenza. “Non abbiamo preparato un libro dei sogni – avverte Territo – ma un piano concreto che si può collegare a quello di altri partiti perché fare politica vuol dire creare condivisione e confronto”.
“Chi sarà eletto – continua Miccichè – non dovrà essere un impiegato pubblico ma un politico disponibile a girare uffici provinciali e regionali per cercare i finanziamenti indispensabili per realizzare i progetti di cui ha bisogno la città”. Le pianificazioni sono state ricondotte alle tre macro aree che creano maggiore disagio e preoccupazione nella cittadinanza e che sono state illustrate a grandi linee dal candidato Giuseppe Tumminelli. 1) il rinnovamento culturale e i progetti per proiettare Caltanissetta nel futuro (ecosostenibilità, gestione dei rifiuti, urbanistica, viabilità); 2) una città che deve crescere con imprese, lavoro, università e servizi (semplificando l’accesso a bandi, finanziamenti e potenziando trasporto urbano, turismo, ricerca, innovazione); 3) migliorare la qualità della vita attraverso servizi alla persona, sociali e culturali (sanità, politiche occupazionali, giovanili, alla casa, istruzione, aree verdi, contrasto alla criminalità e al randagismo, attività sportive).
“Il programma è vasto ma completo – rassicura il consigliere Middione -. E’ un progetto ambizioso ma realizzabile e, omettere alcuni aspetti importanti per i cittadini avrebbe portato il programma ad essere incompleto”. Tutte le iniziative inserite nel documento hanno indicato in evidenza una tempistica già definita come “breve termine” o “medio termine” per far capire come, in un’intera legislatura, tutto è possibile.
“Se si analizzano i programmi nel dettaglio si vedrà che la metà delle proposte sono a costo zero e basta solo la volontà delle persone – aggiunge Miccichè -. Molto spesso le cose non si realizzano per mancanza di tempo o – peggio – pigrizia”. La forza del partito e la scelta di presentare il programma e i candidati alla città dopo gli altri è, per i candidati, un’ulteriore dimostrazione di serietà: “Miriamo a una classe dirigente – conclude il deputato – che andrà al Comune per fare il consigliere, l’assessore o il sindaco a tempo pieno, senza cercare mire personali ma per un processo di rinnovamento e bonifica mentale: si deve lavorare solo per il bene dei cittadini e della città”.