Pubblicato il: 21/07/2013 alle 18:15
Emergono altri terribili particolari della tragedia della gelosia consumatasi ieri sera, quando un pregiudicato di 51 anni, Salvatore Greco, ha ucciso con quattro colpi di pistola Maria Nastasi, 46 anni, la donna con la quale da alcuni mesi aveva intrecciato una relazione, per poi togliersi la vita. L'uomo ha esploso tre colpi al viso della vittima e uno al petto, quasi a volere cancellare il suo volto. La pistola utilizzata dal presunto assassino, una calibro 38, era stata rubata due anni fa a Vittoria. Nel 2009, Greco venne arrestato per una rapina compiuta ai danni di un orafo di Trissino, in provincia di Vicenza. Fu condannato ad undici mesi. Probabilmente la donna voleva porre fine alla loro relazione. Sul suo profilo Facebook, Greco aveva avvertito: “Mai tradirmi”. In un link aveva scritto: nel suo cuore rimane chi e' sincero”. Ieri l'epilogo di una storia fatta di alti e bassi. Prima ha ammazzato la sua compagna e poi si e' ucciso.
L'autopsia verra' eseguita oggi. A disporla il magistrato di turno, Elisa Calandrucci. I carabinieri stanno tentando di ricostruire l'esatta dinamica di quanto e' successo, interrogando i familiari delle due vittime e passando al setaccio gli ultimi mesi della loro vita. La donna aveva due figli, nati dal precedente matrimonio con un appuntato dei carabinieri, deceduto per un male incurabile. Maria Nastasi lavorava in una pizzeria in via Venezia, a Gela. Lui risultava fra i soci dell'esercizio commerciale.
Omicidio-suicidio oggi a Gela. Un sorvegliato speciale di 51 anni, Salvatore Greco, con precedenti penali alle spalle, si è sparato alla testa con una pistola a tamburo in contrada Soprana, alla zona industriale della Città del Golfo. Greco prima ha ucciso la sua convivente Maria Nastati di 46 anni – dipendente in una pizzeria e vedova di un carabiniere morto alcuni fa per un male incurabile – e poi ha tentato di togliersi la vita. L'uomo inizialmente è sopravvissuto ma è morto poco all'ospedale Vittorio Emanuele di Gela, dove i medici hanno tentato di strapparlo alla morte. Nel frattempo sono scattate le ricerche della donna da parte dei carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, che hanno ritrovato il cadavere vicino un casolare di Priolo Sottano, a pochi chilometri dalla città. Forse è stata uccisa con due colpi, che l'hanno raggiunta al mento e al petto.  L'auto della partner di Salvatore Greco è stata ritrovata ribaltata vicino al corpo dell'uomo, che è stato soccorso da alcuni residenti della zona che hanno udito gli spari e allertato il 118. Ma Greco è morto mentre i medici stavano predisponendo il trasferimento in elisoccorso in un ospedale più attrezzato. Non si esclude che Greco, forse dopo un litigio con la convivente avvenuto da un'altra parte della città, prima abbia ucciso la donna e poi con la sua vettura si è diretto verso l'area industriale dove verosimilmente ha avuto un incidente stradale e ha deciso di suicidarsi, puntandosi alla tempia il revolver calibro 38 e premendo il grilletto. Ad avvertire i carabinieri, della presenza del cadavere di una donna, era stato un uomo con una telefonata al 112. All’incirca dopo mezz’ora, un’altra telefonata avvertiva della presenza dell’uomo che si era esploso un colpo di pistola. Non è ancora chiaro il movente del delitto, da ricercare forse nella relazione tra la coppia.