Pubblicato il: 02/01/2025 alle 15:16
(Adnkronos) –
Le 'ruote degli esposti 2.0' sono oggi le culle per la vita: in Italia sono una sessantina, dislocate – con pochissime eccezioni – in tutte le regioni. Se nel Medioevo la possibilità di lasciare un neonato era affidata a una ruota di legno che dalla strada permetteva di depositarlo in una chiesa o in un convento, oggi ci sono delle culle termiche collegate a vani o stanze che permettono di poter lasciare il bebè al caldo e in anonimato in una struttura sanitaria o di altro tipo. Come la parrocchia di Bari dove un neonato è stato trovato morto. Questa culla per la vita e le altre in tutta Italia sono censite online da Culleperlavita.it, un servizio del Centro di ascolto alla vita Odv che fornisce ogni tipo di informazione alle mamme che vogliono optare per questo tipo di scelta. Culleperlavita.it, contattato dall'Adnkronos Salute, ha precisato che ogni singola culla per la vita "non è gestita" dal Centro di ascolto alla vita Odv, ma da chi ha fatto richiesta, e che il sito fornisce solo da rete di servizio per le informazioni e "sosteniamo gravidanze difficili o indesiderate attraverso programmi di aiuto personalizzato", come si legge sul sito. Il sito fornisce all'utente l'ubicazione del servizio che però è gestito da chi ha messo a disposizione la culla termica e ne è responsabile.
"La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita – ricorda Culleperlavita.it – In luogo facilmente raggiungibile, garantisce l'anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)