Pubblicato il: 29/08/2014 alle 04:30
L'organismo umano è sorretto da una struttura di elementi rigidi, chiamata scheletro e composta di ossa; queste per effetto di una “botta” forte (trauma) possono spezzarsi dando luogo così a fratture. I due monconi dell'osso fratturato possono restare ben affrontati, oppure spostarsi l'uno rispetto all'altro fino addirittura ad uscire all'esterno della cute attraverso una ferita (fratture cosiddette esposte).
Quasi invariabilmente le fratture si associano a dolore molto vivo che si esaspera con i movimenti, ma anche distorsioni e lussazioni si manifestano dopo un trauma e si associano a forte dolore. Le prime sono, come dice il nome delle “storte” che hanno interessato i muscoli e i tendini intorno all'osso e alle articolazioni senza che si siano verificate fratture; le seconde sono spostamenti anormali di un capo dell'osso fuori dall'articolazione cui è fissato (le articolazioni sono le “giunture” fra un osso e l'altro che permettono i movimenti: spalla, gomito, polso, anca, ginocchio, piede ecc.).
Il Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta a seguire spiegherà come effettuare il primo soccorso e cosa valutare per capire se si tratta di frattura, distorsione o lussazione.
Fratture (certe o sospette) e lussazioni richiedono l'immobilizzazione di fortuna dell'osso fratturato o dell'articolazione lussata in modo da consentire il trasporto del malato quando la frattura non è causata in occasione di incidenti stradali, sul lavoro, o conseguenti a cadute dall’alto.
Con ciò diminuirà considerevolmente il dolore. Regola generale dell'immobilizzazione e che per tener fermi fra loro due monconi dell'osso fratturato, bisogna bloccare anche le articolazioni che sono ai capi dell'osso stesso.
Similmente, per bloccare l'articolazione lussata, bisogna bloccare insieme le ossa che fanno capo ad essa. Nelle due pagine che seguono è descritta la maniera di procedere nella frattura degli arti e nelle lussazioni più comuni.
A meno che la vittima non giaccia in un posto in cui vi è immediato pericolo di vita, l'immobilizzazione di fortuna va effettuata prima di procedere al trasporto del ferito.
Se la lesione è localizzata all'arto inferiore, l'infortunato non deve camminare e il trasporto deve avvenire in barella, pertanto occorre chiamare subito l’emergenza sanitaria 118.
Talvolta la frattura può essere a carico delle ossa del piede e il tentativo di togliere la scarpa provoca vivo dolore; lo stesso può accadere nel caso si debbano togliere vestiti pesanti. Se si esclude la presenza di sanguinamenti da dover controllare, l'immobilizzazione può esser fatta ugualmente senza scoprire le parti.
dall'altro arto.
Vedi anche: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta