Pubblicato il: 16/12/2014 alle 09:42
L’obiettivo è stato raggiunto, battendo il Cus Catania per 7 a 3, a due gare dal termine della prima fase eliminatoria, la Nissa Rugby asd ha centrato la qualificazione alla seconda fase nazionale per la promozione in serie B, che, a meno che il Cus Catania non commetta passi falsi, avverrà da seconda, a un solo punto di distacco dallo stessa capolista catanese.
Grandissimo l’entusiasmo di tutta la squadra e del numeroso e appassionato seguito, per un significativo successo che porterà la squadra dei nisseni fuori dai confini isolani a contendersi con altre quattro squadre “del Continente” (due campane e due pugliesi), uno dei due posti disponibili per la promozione nel campionato nazionale di serie B.
Questo successo ripaga, almeno in parte, dalla delusione per l’amara e immeritata sconfitta subita nel girone d’andata proprio dal Cus Catania, ma c’è, quanto prima, da ritrovare la serenità del gioco per superare agevolmente le altre squadre che la Nissa dovrà ancora affrontare nelle ultime due giornate di questo girone della serie C elite, e cioè a dire, i Briganti in casa domenica prossima, e le Aquile del Tirreno a Milazzo il giorno 11 gennaio, alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia.
Tutto il gruppo, ben supportato dal presidente Peppe Lo Celso, è consapevole dell’importanza del risultato raggiunto ma, al tempo stesso, dovrà stringere i denti con un grande incremento di preparazione per non mancare il successo più importante, quello finale.
La partita, a dire il vero, è stata più sofferta del previsto sia per una strenua difesa degli avversari che per una voglia di strafare, su base individuale, dei giocatori della squadra nissena, che già aveva contraddistinto il gioco sviluppato nei primi incontri del campionato di C Elite.
La squadra della Nissa, asfissiata da una grandissima pressione difensiva del Cus, ha perso le redini del gioco,soprattutto in rimessa laterale, dove ha lasciato troppo iniziativa agli avversari e, conseguentemente, ha perso tanti palloni e non ha trovato la forza del gioco collettivo per reagire efficacemente a questa situazione. Nell’insieme devastante la prova in mischia chiusa dove, comunque, è prevalsa una superiorità della squadra nissena con i due piloni Venturino e Lo Celso, buona la ricerca della continuità di gioco anche se non interamente concretizzata.
Tanti i palloni giocati dalla linea dei ¾ ma per la segnatura è sempre mancato qualcosa, un ultimo passaggio o il controllo del pallone a ridosso della linea difensiva e così, neanche l’iniziativa individuale di un gioco al piede poco ragionato ha sortito qualche effetto, per non parlare, poi, dei numerosi piazzati in calci di punizione non concretizzati ben 7 che alla fine avrebbero potuto arrotondare notevolmente il punteggio finale (se fossero stati realizzati i calci di punizione, la Nissa avrebbe avuto 21 punti da sommare alla meta finale).
Gli avversari catanesi soro riusciti ad andare in vantaggio alla metà del primo tempo, con un piazzato a ridosso della linea dei “22” in zona centrale, realizzato da Leonardi, concesso anche troppo facilmente dai nostri giocatori per poca razionalità e tanta voglia di strafare, così si è andato avanti senza riuscire a concretizzare né le numerose occasioni di gioco sviluppate in continuità, né i numerosi calci di punizione tentati da più di un calciatore, mentre tempo, nervosismo e frenesia crescevano di pari passo.
Nonostante le numerose raccomandazioni dei tecnici durante la sosta di metà tempo lo stesso sistema è andato avanti fino alla metà del secondo tempo quando, da un calcio di punizione giocato velocemente a pochissimi metri dalla meta, Pappalardo ha avuto l’intuizione giusta per battere gli avversari, ricevendo il pallone dal mediano di mischia Taschetta, subentrato a Carattozzolo, e tuffandosi in meta, non concedendo agli avversari neanche il tempo per ritirarsi dietro la linea per ritrovare una efficace linea difensiva. Positiva, questa volta la trasformazione di Gorgone che permetteva di fissare il risultato sul 7 a 3.
Da segnalare 2 caviglie gonfie a fine gara di Di Maura, uscito anzitempo, e di Aimi che è, comunque riuscito a finire la gara, numerosi gli acciacchi per i numerosi scontri, non da poco conto, di tutta la gara.
Bollicine, rigidamente italiane, per festeggiare negli spogliatoi dopo i puntuali e meticolosi rilievi dei tecnici sulla gara appena conclusa e sul proseguo della preparazione per risultati futuri meno sofferti !
Formazione Nissa Rugby asd: 15 Aimi, 14 Di maura, 13 Strazzeri, 12 Pappalardo, 11 Murabito, 10 Gorgone, 9 Caratozzolo, 8 Catania, 7 Salvo, 6 Nicolosi, 5 Guglielmino, 4 Viscuso, 3 Lo Celso, 2 Emma, 1 Venturino
a disposizione: 16 De Fazio, 17 Viglianesi, 18 Taschetta, 19 Lasit, 20 Cambria, 21 Patti, 22 Bonnici
Formazione Cus Catania:11 Gualtieri, 13 Crocellà, 23 Di Mauro, 21 Leonardi C., 15 Serra, 12 Leonardi V., 10 Giammario, 24 Bonaccorso, 7 Toscano, 6 Spina, 8 Russo, 4 Valenti, 3 Mammana, 2 Liotta, 22 Jagic
A disposizione: 1 Agosta, 23 Cinquerrui, 14 Pagano, 19 Rosolia, 25 Scifo, 28 Tarascio