Pubblicato il: 29/12/2014 alle 10:06
Incontro del Comitato Unicef di Caltanissetta con i dirigenti scolastici di San Cataldo
Il Comitato nisseno dell’Unicef, nel trasmettere i propri auguri per le festività, ha scelto di condividere – non soltanto con i volontari locali ma anche con tutti i concittadini – la lettera che Malala Yousafzai, Premio Nobel per la pace, ha rivolto direttamente all’associazione umanitaria che tutela i bambini e gli adolescenti. Si tratta di un invito rivolto in grande ai leader di tutte le Nazioni e in piccolo a tutte le persone che si impegnano per il bene comune a contribuire per garantire un’istruzione di qualità per tutti i bambini.
Un invito alla responsabilità accolto anche nella provincia di Caltanissetta che, ogni anno, si attiva per coinvolgere i primi cittadini e le scuole verso una gestione più solidale ed egualitaria.
Il comitato locale di Caltanissetta, in questo ultimo anno, ha organizzato – tra le altre cose – marce lungo le vie della città, protocolli d’intesa per “città amica dei bambini”, promozione delle buone prassi (tra cui l’allattamento al seno), manifestazioni che invitavano a rivalutare la figura dei nonni.
A seguire la lettera del Premio Nobel Malala Yousafzai:
“Non è più tempo di chiamare i leader per far capire loro quanto sia importante l’Istruzione. E’ il momento di chiamarli in causa, di agire. Chiediamo ai leader mondiali di unirsi a noi e fare dell’Istruzione una priorità.
Nel 2015, i rappresentanti di tutto il mondo si incontreranno alle Nazioni Unite per decidere i prossimi obiettivi, legati allo sviluppo sostenibile, che avranno grande peso sulle generazioni a venire.
I leader mondiali devono cogliere questa opportunità per garantire un’Istruzione libera, gratuita e di qualità per ogni bambino.
Alcuni pensano che sia impraticabile, troppo costoso, troppo difficile. Altri dicono sia impossibile. Ma è arrivato il momento di pensare in grande.
Cari fratelli e sorelle, il cosiddetto mondo degli adulti può capirlo, ma i bambini no. Perché i Paesi che noi chiamiamo “forti” sono così potenti nel combattere guerre e non nel portare la pace? Perché dare armi è così facile e dare libri ai bambini è così difficile? Perché fare carri armati è così facile mentre costruire scuole è così difficile?
Dobbiamo essere determinati nel raggiungere il nostro sogno: Istruzione di qualità per tutti. Quindi cerchiamo di portare uguaglianza, giustizia e pace per tutti. Non solo i politici e i leader mondiali: tutti dobbiamo contribuire. E’ un nostro dovere.”