Pubblicato il: 23/01/2015 alle 08:32
Il raffreddore è il classico malanno di stagione che fa capolino con l'arrivo dei primi freddi. A volte il raffreddore arriva per colpa di una corrente d'aria o della pioggia, oppure è scatenato da brusche variazioni climatiche. Ma perché in inverno ci si ammala più spesso?
A chiarirci le cause e i soggetti a rischio interviene il Centro di Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta.
I motivi principali sono due: innanzitutto il freddo rallenta il movimento del muco, il cui compito è formare una barriera contro i virus; inoltre, si trascorre più tempo in ambienti chiusi e affollati dove i virus possono circolare e contagiare più facilmente. Ecco allora che le nostre difese immunitarie si possono abbassare, soprattutto se le nostre condizioni di salute non sono ottimali o ci troviamo in una condizione di debilitazione organica. I virus trovano così terreno fertile nel nostro organismo. Il raffreddore, infatti, è un'infiammazione acuta di origine virale che colpisce prevalentemente le prime vie respiratorie, il naso e la gola. Il raffreddore può durare pochi giorni o anche intere settimane ed è molto contagioso. Si trasmette in due modi: – per via aerea, respirando aria infetta: il virus può essere disperso nell'aria dalla persona raffreddata attraverso le minuscole gocce d'acqua emesse con starnuti e colpi di tosse. – per contatto diretto con oggetti contaminati che tocchiamo quotidianamente, soprattutto con le mani.
Ogni anno sono milioni di persone le “vittime” del raffreddore: si stima che in Italia ogni anno si raffreddi circa il 46 per cento della popolazione al di sopra dei 14 anni. Secondo i dati dell'ISTAT per colpa del raffreddore si saltano circa 40.000 ore di lavoro e 20.000 ore di scuola per un costo sociale che si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Sebbene il raffreddore sia una affezione così frequente solo il 55 per cento delle persone colpite si cura.
I più esposti al raffreddore sono:
-I bambini, soprattutto quelli che frequentano l'asilo o la scuola, dove il virus del raffreddore si trasmette facilmente. I più piccoli non hanno ancora sviluppato gli anticorpi necessari per difendersi dai numerosi virus che causano il raffreddore. Nel primo anno di vita, i neonati si ammalano in media 8 volte. Man mano che crescono, le ricadute diminuiscono, perché aumenta l'immunità contro i virus
-Le persone stressate emotivamente: in questi casi, infatti, le ghiandole surrenali liberano alcune sostanze che riducono l'attività del timo, la ghiandola che ha il compito di difendere l'organismo dalle infezioni
-Le persone affaticate dal superlavoro (o affette da eccessiva debolezza).
Quali sono i fattori di rischio?
Il Centro di Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta spiega che alcune condizioni di salute possono favorire l'arrivo del raffreddore, per esempio la debilitazione dell'organismo, la presenza di tonsille o adenoidi infette o ingrossate che riducono la capacità dell'organismo di contrastare le infezioni, le reazioni allergiche circoscritte alla gola e al naso che diminuiscono la capacità di resistenza locale, altre malattie delle mucose delle alte vie respiratorie. A provocare il raffreddore sono i virus, dei piccolissimi microrganismi che per riprodursi sono obbligati a entrare all'interno di altre cellule e utilizzare le loro fonti energetiche. L'organismo si difende creando anticorpi che lo rendono immune da possibili ricadute. Ma, essendo mutevoli, i virus del raffreddore riescono comunque a eludere le difese. E il raffreddore continua a colpire.
Si contano più di 200 virus del raffreddore e appartengono a diverse famiglie. I maggiori responsabili del raffreddore sono quelli della famiglia dei Rhinovirus (dal greco rhis che significa naso). Ne sono stati identificati più di 100 e sono la causa del 30-50 per cento di tutti i raffreddori. A seguire ci sono i virus appartenenti alla famiglia dei Corononavirus, responsabili del 15-20 per cento dei raffreddori che si prendono agli inizi e alla fine dell'inverno. Possono causare il raffreddore in particolar modo negli adulti che presentano una reinfezione. Gli Adenovirus e i virus respiratori sinciziali possono provocare altre malattie respiratorie acute. I virus cocksackie, invece, provocano i raffreddori estivi con febbre e tosse.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta