Pubblicato il: 26/08/2015 alle 08:00
“Il ddl Cirinna' si è caratterizzato sin dalla sua genesi per una buona dose di ipocrisia da parte dei suoi ‘fan'. Adesso sulla norma che di fatto legittima la pratica dell'utero in affitto, la compravendita di ovociti e quindi la selvaggia mercificazione del corpo della donna, vediamo quanti saranno coloro che getteranno la maschera. La proposta dei colleghi di Ap-Ncd va dritta infatti al punto principale della questione, ovvero il divieto esplicito al ricorso all'utero in affitto”. E' quanto dichiara il deputato di Area popolare (Ncd-Udc) Alessandro Pagano, promotore del comitato ‘Parlamentari per la Famiglia'. “Dicevano che nel ddl Cirinna' non c'e' alcuna equiparazione al matrimonio, ma l'espresso richiamo ai relativi articoli del codice civile e le ammissioni dello stesso Scalfarotto hanno da subito fatto capire quale fosse uno degli obiettivi. Dicevano che non prevedeva le adozioni gay e invece – prosegue Pagano – addirittura si avalla, con il sostegno delle potenti lobby Lgbt, la compravendita dei bambini per assecondare i propri capricci a discapito del diritto dei bimbi ad avere una mamma e un papa'. Tra l'altro, molti di coloro che vorrebbero legittimare questa orrenda pratica sono gli stessi che, indignati, si sono scagliati contro la decisione con cui e' stato impedito a Martina Levato, ‘la coppia dell'acido', di abbracciare il figlio subito dopo il parto. Esattamente cio' che accade con la maternita' surrogata, quando i figli vengono letteralmente strappati dal grembo della madre. Un esempio su tutti il caso di Elton John. E allora i sostenitori del ddl Cirinna' – conclude Pagano – dicano chiaramente quali sono le proprie reali intenzioni. Le nostre proposte, vedi la pdl Pagano-Sacconi e quella di Quagliariello, sono sul tappeto per dire davvero si' ai diritti dei conviventi omosessuali, no ai matrimoni e alle adozioni gay, no all'utero in affitto”.