Pubblicato il: 29/11/2023 alle 17:15
Un metodo ben escogitato e messo a punto sempre nello stesso modo: rubavano i i dati delle carte di credito di ignari clientiviolando i sistemi informatici di alcuni portali di agenzie di viaggio, collegavano i dati al sistema Apple Pay del proprio cellulare e voilà! Vacanze di lusso con soldi altrui assicurate. I quattro truffatori – due coppie di giovani risultati disoccupati e nullatenenti – sceglievano soggrioni di breve durata, ma in località esclusive. Durante l'ultimo weekend di lusso, però, qualcosa è andato storto.
I quattro avevano scelto come ultima meta di soggiorno un noto albergo della Val Rendena, in Trentino, dove sono giunti a bordo di una costosa automobile elettrica con l'intenzione di trascorrere un fine settimana con idromassaggio, bottiglie di champagne, vodka di marca e cene gourmet. Il pagamento della stanza è avvenuto con strumenti elettronici per un totale di oltre 6.000 euro, ma i precedenti dei due uomini hanno insospettito i carabinieri delle Stazioni di Madonna di Campiglio e Carisolo, che hanno deciso di vederci chiaro.
Ad uno dei giovani sono stati ritrovati alcuni grammi di marijuana, e da lì è stato sufficiente un rapido accertamento per verificare che una delle due ragazze del gruppo, per il soggriono, aveva utilizzato un documento falsificato. Ai carabinieri è bastato un controllo per scoprire che il gruppo aveva commesso reati con il medesimo modus operandi solo poche settimane prima.