Pubblicato il: 04/08/2014 alle 08:16
Nel pomeriggio di sabato 2 agosto il Presidio permanente NO MUOS di Niscemi è stato saccheggiato, ogni oggetto e suppellettile presente dentro la baracca è stato distrutto o reso inservibile. “Il vile gesto vandalico rappresenta un chiaro messaggio intimidatorio verso il movimento NO MUOS che si accinge a dare vita al campeggio resistente e alla manifestazione del 9 agosto, e si aggiunge agli altri fin troppo chiari segnali arrivati in queste settimane: dai fogli di via a 29 attivisti, cui è stato proibito di entrare nel territorio di Niscemi, al rifiuto apposto al percorso della manifestazione del 9 dentro la Sughereta, al continuo stillicidio di denunce e convocazioni per attivisti rei di aver preso parte a manifestazioni e iniziative diversi mesi fa”, scrive in un documento il comitato No Muos.
“Èevidente – aggiungono gli attivisti – che la mobilitazione in atto a Niscemi e in Sicilia fa paura; dal governo americano a quello italiano temono che la spinta dal basso della popolazione e dei comitati possa ulteriormente ostacolare il completamento del programma MUOS, specie in un momento in cui spirano venti di guerra da Nord, da Est e da Sud (Ucraina, Palestina, Libia) in cui gli interessi militaristici USA e italiani sono strettamente coinvolti”.
“Al movimento NO MUOS – concludono i manifestanti – il dovere di rispondere adeguatamente, di continuare la battaglia, di organizzare al meglio il campeggio di lotta dal 6 al 12 agosto e la manifestazione di giorno 9. Ogni atto repressivo, ogni provocazione, ogni intimidazione ci conferma di essere nel giusto e ci rafforza nella convinzione di portare sino in fondo questa lotta, fino allo smantellamento del MUOS e della base NRTF, per una Sicilia senza basi di morte, per un mondo senza guerra”.