Pubblicato il: 21/05/2015 alle 11:30
Giovanni Ruvolo e gli assessori sbottano. Sassolini dalle scarpe che si tolgono difendendosi dal pressing politico che è aumentato dopo la reprimenda del consigliere di maggioranza, Salvatore Licata, che ha sparato a zero contro l'Amministrazione comunale su tutti i fronti. Ma ora il primo cittadino e i componenti della Giunta sono usciti allo scoperto, ricordando che in un anno di governo molto è stato fatto dall'insediamento un anno fa a Palazzo del Carmine, ma che le incrostazioni del passato resistono su alcuni settori della macchina amministrativa.
“L’Amministrazione attiva fin dal suo insediamento si è trovata a gestire innumerevoli problematiche che certificavano il totale stato di abbandono in cui versava la organizzazione amministrativa delle Direzioni, ingessata e priva di una direttrice ben precisa, tra gli altri si ricordano: la mancata stabilizzazione dei precari, la presenza di personale in servizio a 30 ore, i quali aspettano da anni il raggiungimento del tetto massimo delle ore lavorative, il pensionamento di tanti dipendenti, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico fra tutti, la totale confusione a livello regolamentare (atti ricognitivi di atti ricognitivi sic!!) e molto altro ancora su cui ci si soffermerà a tempo debito”, dicono Ruvolo e gli assessori Marina Castiglione, Massimiliano Centorbi, Luigi Zagarrio, Boris Pastorello, Piero Cavaleri e Amedeo Falci.
“In altre parole la Giunta è dovuta ripartire dall’anno zero dal punto di vista organizzativo, costruendo le fondamenta amministrative del futuro, con i tempi tecnici imposti dalla legge e rispettati, ed altresì, nei limiti delle risorse del bilancio comunale continuamente erose dalla cospicua riduzione dei trasferimenti statali e regionali. Tali processi di ammodernamento e di riorganizzazione si attuano nel tempo e non si fanno con un tratto di penna né con un copia ed incolla; necessitano dei tempi giusti necessari affinché le soluzioni proposte siano definitive; sono processi graduali e irti di ostacoli – dice ancora l'Amministrazione comunale -. La riorganizzazione degli uffici comunali, il miglior utilizzo del personale dipendente, la formazione e la definizione di obiettivi precisi per l’attività dei dirigenti sono azioni che questa Amministrazione Comunale è pronta ad attivare al fine di migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini. La verifica delle procedure, secondo criteri di efficacia ed efficienza, garantirà in maniera oggettiva la valutazione del lavoro, aprendo anche alla percezione che i cittadini hanno della qualità dei servizi”.
Il sindaco Ruvolo e la squadra di assessori parlano di aver vissuto in un “contesto di estrema precarietà, ereditato dal passato, molti dipendenti tuttavia hanno dimostrato il loro grande attaccamento al proprio lavoro – (funzionari e non di tutte le Direzioni) e tra questi anche chi è stato chiamato a contribuire dall’esterno all’attività dell’Amministrazione: si pensi all’ingegnere Colajanni – al quale va il nostro ringraziamento – che ha garantito la copertura del ruolo di Dirigente presso l’ ufficio tecnico, seppur a scavalco e per un tempo limitato, il quale ha collaborato con la Giunta ed i funzionari dell’ ufficio tecnico con tutte le difficoltà connesse ad un incarico di tal genere e nelle more della conclusione dell’ iter concorsuale che ormai è in fase di definizione, e che consentirà di avere finalmente un Dirigente tecnico di ruolo a tempo indeterminato”. La Giunta poi si schiera a favore del comandante della Polizia Municipale, Maurizio Parisi, destinatario di una lettera anonima piena di accuse. Firmata da “corvi” che aleggiano sul Comando di via De Gasperi. “Soggetti che pongono in essere un’attività delatoria con il paravento dell’anonimato – dicono in proposito il sindaco e gli assessori -. I metodi utilizzati ricordano tempi bui della nostra amata terra ed evocano il famoso detto rossiniano “La calunnia è un venticello, un’auretta assai gentile …”. La delazione anonima, oltre che metodo da stigmatizzare, non è conforme ai principi di uno stato di diritto. Su questa triste vicenda l’ Amministrazione dichiara fin d’ora che porrà in essere tutte le iniziative necessarie per tutelare l’ immagine dell’ Ente e del corpo di PM che ancora una volta viene tirato in ballo da vicende nebulose, sulle quali è giunto il momento di fare chiarezza”.