La politica si muove per l'istituzione del quarto Policlinico in Sicilia. Un'occasione importante per Caltanissetta che si contende la struttura con Enna. Due centri vicini tra loro in cui sono presenti i corsi di laurea in Medicina. A Caltanissetta quale sede distaccata dell'università di Palermo ad Enna quella della della Kore. Due comuni che intravedono un'occasione che non può essere perduta. Da qui il coinvolgimento della classe politica regionale e nazionale.
Il sindaco di Caltanissetta ha convocato per lunedì prossimo una conferenza dei sindaci, la consigliera Annalisa Petitto così come il gruppo consiliare del M5S ha chiesto un consiglio comunale monotematico aperto alla cittadinanza mentre per l'on. Mancuso non ci sono dubbi: il policlinico va istituito a Caltanissetta perché qui c'è un grande presidio ospedaliero Dea di II livello ed un centro di formazione sanitaria come in Cefpas.
Nel dibattito interviene anche l'associazione “Noi per la salute “-Tina Anselmi i cui rappresentanti evidenziano che "Caltanisssetta sede distaccata della Facoltà di Medicina dell’Università di Palermo. L’Ateneo di Palermo quindi, se vuole, può decidere ,come del resto avviene nelle città metropolitane, di isttuire un secondo Policlinico. Pensiamo quindi che, se vi è la volontà politica di fare questa scelta (considerando anche che il Comune di Caltanissetta ha la possibilità di mettere a disposizione locali idonei) , essa sarebbe coerente con la centralità della nostra città all’interno del bacino sanitario Enna-Caltanissetta-Agrigento e in più potrebbe avvalersi dell’unico DEA di II Livello presente in questo vasto territorio".
"Dobbiamo assolutamente evitare di fare una lotta fra poveri con Enna. Le due Facoltà di Medicina private di Enna hanno tutto il diritto , con fondi propri, di istituire il Policlinico come avviene nei centri metropolitani. Il concetto di fondo è : la Regione Siciliana in presenza di una disponibilità del Rettore di Palermo di istituire a Caltanissetta un secondo Policlinico si assumerebbe la responsabilità di privilegiare il privato piuttosto che il pubblico? A questo punto devono essere i Sindaci, la Deputazione Regionale e Nazionale della nostra provincia che devono dimostrare, con il supporto e la stimolazione dei cittadini, di avere a cuore il benessere sanitario e socio economico delle nostre comunità".