Pubblicato il: 18/07/2014 alle 16:37
Questa settimana il Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta vuole segnalare i nemici che ogni annorendono meno solare la nostra estate e le nostre vacanze: ecco un’interessante lista e i rimedi tempestivi da mettere in atto tenendo sempre a mente che mai nulla si improvvisa e che la competenza è quasi sempre del medico curante.
Api, Vespe e Calabroni
Quando le api pungono, lasciano il pungiglione, con annessa ghiandola velenifera, conficcato nella cute. Va tolto rapidamente evitando di strizzare tale ghiandola, usando una lama o la punta di un’unghia per scalzare la sacca dalla parte contraria al pungiglione. Vespe e calabroni non lasciano il pungiglione.
Cosa fare: applicare del ghiaccio per alleviare il dolore. Se si presentano altri sintomi (pallore, sudorazione, vertigini, difficoltà respiratorie) è necessario rivolgersi al proprio medico o al Pronto soccorso.
Attenzione alle reazioni allergiche cutanee e a sintomi più gravi: edema della glottide e shock anafilattico! Chi sa di essere allergico deve dotarsi di farmaci antistaminici e cortisonici per le reazioni cutanee, e adrenalina pronto-impiego per le reazioni allergiche gravi.
Zanzare, Tafani, Flebotomi
Sono insetti piuttosto diffusi nelle aree che noi frequentiamo normalmente. Per prevenire le loro punture, è utile impiegare repellenti adeguati.
Importante: evitare di lasciare parti del corpo scoperte e non vestirsi con abiti di colore scuro. Non utilizzare creme o profumi che, pare, contengano dei veri e propri attrattivi.
Cosa fare dopo una puntura: applicare ghiaccio o pomata antistaminica sulla zona colpita. Curiosità: le zanzare notturne ci vedono attraverso le radiazioni infrarosse che il nostro corpo emette, “sentono” la CO2 della nostra respirazione e l’acido lattico, abbondante nel nostro sudore. Ecco perché alcune zanzare pungono preferibilmente e nostre caviglie: il sudore dei piedi è un mix di ammoniaca, acido lattico e acido propionico!!!
Meduse
In caso di contatto, poiché la medusa rilascia piccole vescicole urticanti che rimangono attaccate alla nostra cute, si consiglia di rimanere in acqua salata il più possibile cercando di rimuoverle con la mano a piatto o con un oggetto sottile e rigido (tipo scheda bancomat).
Cosa non fare assolutamente: sciacquare con acqua dolce, urinare o applicare ammoniaca sulla zona colpita, grattarla o sfregarla con sabbia.
Tracina, Pesce Ragno e Scorfano
Attenzione alla tossina inoculata dal pesce con le spine dorsali! Immergere la zona in acqua calda per un’ora (la tossina è termolabile)! Disinfettare la parte colpita e, se presenti, asportare le spine.
Cosa non fare assolutamente: utilizzare ghiaccio, sostanze refrigeranti o ammoniaca.
Zecca
Se una zecca si attacca alla nostra cute, va asportata con cautela. Controllare per 30 – 40 giorni l’area cutanea colpita, se compare una chiazza rossa ad anello che tende ad allargarsi rivolgersi al medico. Evitare di usare antibiotici e farmaci “fai da te” che possono mascherare e rendere difficile la diagnosi.
Cosa Non fare: assolutamente: schiacciare, bruciare, cospargere con olio, vaselina, benzina o altri materiali la zecca o strapparla via violentemente (potrebbe rompersi il “rostro” che è conficcato nella cute e provocare infiammazioni e complicazioni sanitarie).
(Leggi l'approfondimento del Centro di Formazione della Croce Rossa sulla tipologie di zecche che si trovano sui nostri prati)
Scorpioni italiani
Gli scorpioni nostrani causano punture molto fastidiose che vanno gestite possibilmente con l’aiuto del proprio medico. In genere non sono pericolosi come quelli presenti nei paesi tropicali. Applicare impacchi freddi sulla puntura e assumere antidolorifici. In caso di manifestazioni allergiche rivolgersi al proprio medico o se gravi al pronto soccorso.
Vedi anche:
I principali pericoli quotidiani e i rimedi suggeriti dalla Croce Rossa di Caltanissetta
I pericoli dei prati: le zecche