Pubblicato il: 25/02/2014 alle 17:35
Partono le Zone franche urbane (Zfu) in Sicilia, 18 aree dove le piccole e medie imprese potranno ottenere agevolazioni fiscali e contributive, con un plafond complessivo di 181 milioni di euro. L'iniziativa è stata presentata a Catania, nella sede della Presidenza della Regione, dal governatore Rosario Crocetta, dall'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri e dal dirigente del ministero dello Sviluppo economico Carlo Sappino, alla presenza di diversi amministratori locali.
Sono considerate Zfu Catania, Erice, Gela, Aci Catena, Acireale, Barcellona Pozzo di Gotto, Giarre, Messina, Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Bagheria, Enna, Palermo-porto, Palermo-Brancaccio, Vittoria e Lampedusa-Linosa.
“E' una delle misure più forti mai avviate per lo sviluppo di aree a forte disagio della Sicilia”, ha detto Crocetta. “Quelle originariamente previste erano sette. E' stata poi inserita tra l'altro anche Lampedusa, grazie a fondi regionali. Le Zfu sono un'occasione unica perché consentono alle imprese che si insediano in quei territori di potere risparmiare per cinque anni su contributi e tasse, e per altri cinque anni c'è ancora un altro 50% di risparmio, considerando mediamente la progressione”.
Le imprese che hanno requisiti previsti per poter accedere ai finanziamenti potranno presentare le istanze a decorrere dalle 12 del 5 marzo e sino alle 12 del 23 maggio di quest'anno. La procedura non è a sportello, quindi l'ordine temporale di presentazione delle istanze non determina alcun vantaggio né penalizzazione. Le domande devono essere compilate in modalità telematica sulla base di un facsimile predisposto dal ministero, firmate digitalmente e trasmesse, con i relativi allegati, esclusivamente tramite la procedura informatica del sito internet del ministero dello Sviluppo economico (www.mise.gov.it).
“E' un'occasione da valorizzare – ha sottolineato il governatore – e in ogni Comune interessato bisognerà coinvolgere la popolazione perché uno dei nostri obiettivi è che gli artefici dello sviluppo siano gli abitanti delle città e dei quartieri interessati. Noi avremo successo se nel rione Librino di Catania, ad esempio, convinceremo i giovani ad aprire cooperative e altre imprese, avviando lavoro legale e vero. L'esperimento è stato già fatto in Francia, per esempio Marsiglia con un incremento, dopo un quinquennio, dell'occupazione del 30% nelle zone dove sono state attivate. Se ci crediamo è una grande occasione di sviluppo”.