L'uomo si sarebbe scagliato contro il professor Pasquale Diana, colpendolo, tra l'altro, con un pugno al volto. Il docente ha subito traumi all'addome e al volto.
Sabato scorso il genitore dell'alunno si è recato a scuola in orario di ingresso delle classi, e, eludendo la vigilanza dei collaboratori scolastici, si sarebbe scagliato contro il vicepreside dell'istituto.
"Non è stato richiesto alcun colloquio, né c'è stata possibilità di dialogo con il genitore, il quale, – viene spiegato in una nota della comunità dell'istituto scolastico – senza chiedere spiegazioni di sorta, come riportato nelle numerose testimonianze depositate in Questura, si è avventato sul professore".
"A nulla è valso – viene detto nella stessa nota – l'intervento dei collaboratori scolastici e dei docenti presenti, che, data la rapidità con cui si è mosso il genitore, non sono riusciti ad evitare l'aggressione".
"Il professore – si sottolinea ancora – non ha reagito in alcun modo ai numerosi e violenti colpi che gli venivano inferti alla testa e all'addome, fino a quando i presenti non sono riusciti ad allontanare l'aggressore. Sul posto sono accorsi la Polizia e gli operatori del 118".
Il giorno precedente il vicepreside, nelle sue funzioni di vigilanza e sorveglianza degli alunni all'uscita di scuola, "aveva rimproverato l'alunno perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. Per tutelare l'incolumità degli altri ragazzi, l'alunno – viene spiegato nella nota firmata dalla comunità dell'istituto scolastico – è stato preso per il braccio e allontanato dalla fila. Da qui la rabbia del genitore che, ascoltando soltanto la versione del proprio figlio, senza chiedere chiarimenti di alcun genere, si è scagliato contro il professore".