Pubblicato il: 23/01/2014 alle 08:18
Le imprese che hanno aderito al Protocollo di legalita' tra Ministero dell'Interno e Confindustria potranno ottenere le comunicazione antimafia dalla prefettura competente per territorio per il tramite dell'articolazione territoriale di Confindustria, che assume a suo carico l'onere di formalizzare la richiesta nell'interesse dell'impresa. Lo prevede l'atto aggiuntivo al ‘Protocollo di legalita' tra Ministero dell'Interno e Confindustria' firmato al Viminale dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e dal Delegato di Confindustria per la legalita', Antonello Montante, finalizzato a rafforzare ulteriormente la collaborazione nell'attivita' di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali nel settore dei contratti di lavori, servizi e forniture, sia pubblici che privati.
“L'Atto aggiuntivo al Protocollo di legalita' con Confindustria – ha sottolineato il capo di gabinetto Luciana Lamorgese – conferma l'impegno costante del Ministero dell'Interno nella promozione di nuove iniziative per potenziare la prevenzione delle infiltrazioni di interessi criminali nell'esercizio della libera attivita' imprenditoriale e si pone l'obiettivo di realizzare, nelle more della prossima attivazione della Banca dati nazionale unica antimafia, un'ulteriore sinergia su base provinciale per il potenziamento dei presi'di antimafia a tutela dell'economia legale”.
“La firma di oggi – ha evidenziato Montante – va nella direzione di garantire la massima trasparenza a tutela delle imprese e assicurare maggiore celerita' alla procedura di rilascio delle certificazioni, aderendo al protocollo, Confindustria si assume una grande responsabilita' nell'interesse dei propri iscritti”.
“Il meccanismo sperimentale introdotto con questo Atto aggiuntivo e' espressione ancora una volta del senso di responsabilita' e dell'impegno attivo di Confindustria a difesa della legalita' e della prevenzione delle infiltrazioni criminali nell'economia, in piena sinergia con il Ministero dell'Interno e con le Prefetture”, spiega Antonello Montante, delegato di Confindustria per la legalita'.
“Il fatto – afferma Montante, che è anche presidente di Confindustria Sicilia – che siano venuti meno, per legge, il certificato camerale antimafia e la possibilita' per i privati di rivolgersi direttamente alla Prefettura per richiedere la documentazione antimafia rischiava di bloccare l'attuazione della parte piu' qualificante e innovativa del Protocollo di Legalita', che prevede di sottoporre a controlli le imprese aderenti a questo percorso virtuoso inaugurato dal Ministero e da Confindustria, nonche' le loro controparti commerciali, anche nei contratti tra privati”.
Per Montante “l'obiettivo e' creare una rete sempre piu' forte di presidi attorno alle imprese che vogliono confrontarsi sul mercato esclusivamente nel nome dei valori della legalita', della trasparenza e della concorrenza leale. Si tratta di una grande opportunita' per i nostri associati poiche' attraverso l'adesione al Protocollo potranno richiedere, tramite l'Associazione di riferimento sul territorio, le verifiche da parte della Prefettura sull'affidabilita' delle loro controparti commerciali. Questa importante semplificazione per le imprese associate a Confindustria, insieme ad altri strumenti quali il rating di legalita' e le white list – conclude Montante – valorizza ancora di piu' la convenienza ad aderire al Protocollo”.