Pubblicato il: 26/05/2014 alle 21:09
Mazzarino ha già scelto il suo candidato sindaco nella persona di Enzo Marino (cardiologo presso il Santo Stefano di Mazzarino, 54 anni padre di 4 figlio e nonno della piccola Benedetta). I 7.894 votanti (pari al 65,83%, degli 11.991 elettori ha deciso per il sindaco della “normalità” che raccoglie ben 2313 (mancano all’appello 2 sezioni) sostenuto dal Pd di Mario Santamaria, Unione popolare (coordinatore Giovanni Virnuccio) e Ricostruiamo la nostra città che riunisce i socialisti di Saverio Ficarra e Daniele Mazzapica e l’ex Udc. Con Enzo Marino vince il centro sinistra che dopo anni di fratture dolorose torna compatto alla guida di palazzo del Carmine. Un successo dunque che così il nuovo primo cittadino commenta: “Ho capito di vincere nel momento in cui con fermezza ho avuto il centro sinistra unito e ci siamo presentati alternativi a D’Asaro. A Mazzarino serve la normalità e noi lavoreremo per questo, perché si ripristini un normale dialogo tra consiglio e amministrazione, perché Mazzarino torni ad essere più vivibile, più illuminata, più pulita. Mazzarino ha premiato dunque la linea della moderazione da sempre perseguita dalla coalizione di Marino che non è mai accettato le provocazioni dei suoi avversari primo fra tutti Damiano Arena, il più giovane dei candidati sindaci che considerato che correva da solo conquista un considerevole secondo posto con 1.199 pari al 20,06%. Questa campagna elettorale segna la fine del sogno del sindaco uscente Vincenzo D’Asaro bocciato con 1.127 voti pari al 18,86% circa. Mazzarino dunque dice no alla continuità nelle stesse ore in cui D’Asaro si rivolge a Marino e si dice aperto ad un governo di larghe intese nel caso in cui non dovesse scattare quel famoso 40% che assicurerebbe la stabilità di governo per i prossimi 5 anni. Per la candidata Piera Passaro (“Insieme per Mazzarino” e Viva Mazzarino”) 527 voti pari all’8,82%, numeri che farebbero far conquistare qualche seggio in consiglio. Flop per Carmelo Genovese (Movimento 5Stelle) con 173 voti di lista pari al 2,89% per cui non dovrebbe scattare lo scranno in consiglio, in coda e in controtendenza dunque rispetto al dato delle Europee dove a Mazzaino i 5Stelle conquistano ben 1.907 preferenze. Per “l’uomo libero in rivolta” Giuseppe Sanfilippo che corre insieme ad altre due liste (lista Verde e Mazzarino che cambia) le preferenze si attestano a 638 pari al 10,67%, dato considerato dallo stesso leader del movimento un importante traguardo perché consentirebbe di avere qualche rappresentante in consiglio.