Pubblicato il: 20/07/2017 alle 10:55
I Carabinieri della Stazione di Niscemi hanno tratto in arresto in esecuzione di un‘ordinanza di custodia cautelare in carcere un uomo niscemese di 56 anni, D.D.C.P., per circonvenzione d’incapace pluriaggravata, violenza sessuale aggravata e continuata e truffa pluriaggravata.
La macabra e triste storia ha avuto inizio diversi mesi fa quando l’uomo, già in passato condannato per fatti analoghi, aveva adescato due giovani sorelle con problemi psichici ed abbandonate dal padre in tenera età, al fine di ottenere diversi vantaggi economici dalle stesse facendo forza, con la sua indole manipolatrice, sulla debolezza delle giovani. Il soggetto, non pago dei diversi regali e somme di denaro ricevute, ha iniziato a circuire la ragazza più piccola, di soli 14 anni, per avere con lei rapporti sessuali, giungendo a farle credere di essere il suo fidanzato, unendosi più volte carnalmente con la giovane. La delicatissima attività investigativa svolta dai militari dell’Arma ha condotto, grazie alla puntuale osservazione ed elevata professionalità nella raccolta di elementi indiziari, a fornire un quadro chiaro quanto agghiacciante della tristissima vicenda che si stava consumando nella cittadina niscemese. La Procura della Repubblica di Gela che ha coordinato l’indagine, cogliendo fin da subito la delicatezza del caso e la necessità di una rapida ed efficace risposta, ha agito in stretta sinergia con l’Arma e la Procura per i Minorenni di Caltanissetta prima, per l’immediata tutela della vittima e poi, per assicurare alla giustizia il reo, chiedendo l’emissione di apposita misura cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari. Il GIP del Tribunale di Gela concordando pienamente con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri ha emesso la misura cautelare in carcere che è stata eseguita questa mattina. I Carabinieri hanno affidato la minore ad una idonea struttura protetta.