Pubblicato il: 12/10/2017 alle 12:03
Ancora un caso di violenza domestica in provincia di Caltanissetta. Al centro della vicenda, un cittadino riesino di 50 anni, C.G., che secondo le indagini sarebbe stato protagonista di una vera e propria escalation di abusi e molestie, culminate in episodi di violenza sessuale consumati ai danni della figlia adottiva di 17 anni di origine ucraina. L’uomo, approfittando della posizione di autorità e di fiducia, generatasi a seguito dell’adozione, avrebbe approfittato della figlia imponendole assoluto silenzio sulla vicenda, sotto la minaccia di negative conseguenze in caso di rifiuto. Le violenze sarebbero state consumate anche più volte durante le settimana, per un periodo di circa 5 mesi. L’uomo avrebbe addirittura simulato di subire un estorsione ad opera di ignoti per convincere la figlia ad avere rapporti sessuali con lui.
Nel pomeriggio di ieri, personale della Stazione di Riesi ha eseguito un’ordinanza dispositiva della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Caltanissetta, a carico del 50enne.
Il quadro accusatorio ricostruito, apparso, fin da subito, particolarmente grave e solido, ha permesso di deferire il soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta che, condividendo le conclusioni investigative dei Carabinieri, ha richiesto al competente gip la misura cautelare a carico dell’autore dei reati per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e simulazione di reato.
La minore è stata posta presso una comunità in provincia di Caltanissetta.