Sono almeno 547 i bambini che, nel corso di decenni, hanno subito violenze nel coro del Duomo di Ratisbona. È il risultato emerso dal rapporto finale presentato dall’avvocato Ulrich Weber, divulgato dai media tedeschi e ripreso dall’agenzia Ansa. Stando al documento, 500 bambini hanno subito violenze corporali, e 67 anche violenze sessuali. Secondo Weber — per il quale, in un primo tempo, il caso riguardava 231 bambini, abusati nel corso di 40 anni, dal 1953 al 1992 — 49 colpevoli sono stati identificati.
Il coro venne diretto, dal 1964 al 1994, dal fratello del Papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger (qui l’intervista di Danilo Taino con lui nel 2010: «Io mi occupavo di musica, mai avuto notizia di casi del genere») che già nel 2010 si scusò per le percosse inflitte ai piccoli, precisando però di non essere a conoscenza di episodi di violenza sessuale.
Nel 2010 l’allora vescovo di Ratisbona ed ex prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina delle Fede, Gerhard Ludwig Muller, ha ammesso gli abusi nel coro, precisando però che gli episodi di pedofilia «non coincidono con il periodo dell’incarico del maestro professor Ratzinger». Nel comunicato, monsignor Muller specificava che le sezioni di cui si compone il «Regensburger Domspatzen» (Piccoli cantori del duomo di Ratisbona) sono tre: «il Liceo (Gymnasium), gestito da un Direttore laico; il Convitto (Internat), gestito da un sacerdote, assistito da educatori e pedagoghi; il Coro (Chor), diretto dal Maestro della Cappella del Duomo (Domkapellmeister)». Inoltre «la Scuola elementare in Etterzhausen, ora in Pielenhofen, è un’istituzione indipendente dai Domspatzen; c’è una collaborazione solo su alcuni punti specifici nel campo dell’educazione musicale (perciò viene anche denominata Vorschule, cioè scuola preliminare dei Domspatzen)». I due casi di abusi sessuali emersi nel 2010, spiegava ancora Muller, furono risolti molto tempo addietro: «Nel primo caso si tratta di un fatto accaduto nell’anno 1958, commesso da parte del Vice-Direttore della scuola preliminare. Appena conosciuto il delitto, costui fu rimosso dall’incarico e fu anche condannato penalmente». Nel secondo caso, «si tratta di una persona che lavorò nel 1958 per sette mesi presso i Domspatzen. Dopo 12 anni, fu condannata per un caso di abuso sessuale. Ambedue i casi non coincidono con il periodo dell’incarico del Maestro Professor Georg Ratzinger».
Lo stesso Ratzinger, in una intervista, aveva detto che alcuni ragazzi gli raccontarono come andavano le cose nella scuola di preparazione, ma che le loro storie non lo indussero a pensare di «dover intervenire in qualche modo». Sempre secondo quanto riportato nel 2010 dalla Passauer Neuen Presse, lo stesso fratello maggiore del Papa ha ammesso di aver dato qualche schiaffo ai ragazzi fino agli anni ‘70 e di essere stato «sollevato» quando le punizioni fisiche vennero vietate dalla legge all’inizio degli anni ‘80. (Corriere.it)