Venticinque euro a voto.Tanto avrebbe promesso di pagare il neo deputato regionale Edy Tamajo durante la recentissima campagna elettorale. Soldi in cambio di preferenze. Il parlamento siciliano non si è ancora insediato e già deve fare i conti con il secondo scandalo in pochi giorni.
Tamajo è finito sotto inchiesta. Dopo alcune perquisizioni ha ricevuto un invito a presentarsi in Procura per essere interrogato. La sua corsa all'Ars sarebbe stata sporcata dalla corruzione. E che corsa. Candidato nella lista di Sicilia Futura, è stato il più votato a Palermo, città in cui è nato 41 anni fa: 13.984 voti per strappare il secondo mandato di fila.
L'inchiesta dei finanzieri del Gruppo di Palermo, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Fabiola Furnari, contesta un'ipotesi di reato molto pesante: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Ad associarsi al neo deputato sarebbero stati coloro che avrebbero fatto da tramite per promettere “a numerosi elettori nella sua qualità di candidato alle elezioni regionali siciliane del novembre 2017 utilità consistenti nella soma di euro venticinque per ogni voto elettorale espresso in suo favore”. Nell'invito spedito dalla Procura ci sono i nomi di Giuseppe Montesano, Cristian e Nicolina D'Alia. E c'è anche la parola “altri”, segno che l'inchiesta è molto più ampia. (Riccardo Lo Verso, Livesicilia.it – https://livesicilia.it/2017/11/11/corruzione-elettorale-voti-comprati-tamajo_906379/)