Pubblicato il: 09/07/2013 alle 10:15
Altra bufera giudiziaria si abbatte su Raffaele Lombardo, già sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Reato quest'ultimo che gli viene nuovamente contestato ma stavolta insieme al figlio Salvatore Federico Michele, detto Toti, dalla Procura della Repubblica di Catania, che ha notificato loro gli avvisi di conclusione indagini preliminari. Lo ha reso noto la Procura etnea, guidata dal procuratore Giovanni Salvi, con un comunicato.
Raffaele e Salvatore Lombardo, secondo le accuse degli inquirenti, avrebbero, in occasione delle elezioni per il rinnovo dell'Ars del 28 ottobre 2012, promesso posti di lavoro in cambio di voti in favore del candidato Toti, attuale parlamentare regionale del Mps. Il posto di lavoro sarebbe stato promesso ad Ernesto Privitera ed Angelo Marino in favore dello stesso Marino e di Giuseppe Giuffrida, quest'ultimo in seguito effettivamente assunto. Giuffrida, Privitera e Marino sono accusati dello stesso reato.
“Nessuno scambio, nessuna interessata conversione. Dimostrerò ampiamente la mia innocenza”. Lo ha affermato all'ANSA l'ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: “Sono rammaricato per questo avviso di conclusione indagini anche perchè si sarebbe potuto agevolmente accertare che Privitera è un mio sostenitore da prima di nascere, nel senso che suo padre appoggiò mio padre alle comunali del 1970 e lui è stato sempre ed ininterrottamente impegnato al mio fianco. Nessuno scambio, nessuna interessata conversione. D'altronde nei lunghi anni del mio impegno pubblico – ha aggiunto l'ex Governatore – non ho mai subordinato alcuno dei miei molteplici interventi all'ottenimento di una qualsiasi contropartita, cosa che intendo ampiamente provare. Certo, da cittadino e da elettore – ha concluso Lombardo – una soddisfazione voglio esprimerla: se cioè all'esito delle complesse indagini si sono rivelate infondate le voci circa cambi di partito e di candidati legati all'elargizione di assunzioni, di somme di denaro, o anche di prestazioni di varia natura”.