Un robot che supporta i soccorritori in caso di incidenti in cui vi è la possibilità di fuga di gas, fornendo informazioni per migliorare l'efficacia dell'intervento e la sicurezza degli stessi operatori. La macchina infatti, attraverso un braccio meccanico, fornisce ai soccorritori le informazioni sul campionamento dei gas e dei materiali presenti nel luogo dell'incidente. E' l'invenzione degli studenti dell'Istituto Tecnico "Morselli" di Gela, battezzata "Robear", che si è aggiudicata il primo premio di 'Welcome to Automation'. Il contest, mirato a favorire la conoscenza delle nuove tecnologie e a creare un collegamento tra scuole e aziende, è dedicato agli studenti delle scuole superiori ad indirizzo tecnico e promosso da Balluff Automation, multinazionale nel settore dell'automazione industriale.
La premiazione si è svolta nell'ambito di Bi-Mu (la biennale delle macchine utensili) alla Fiera di Rho, ultima tappa di questa seconda edizione del concorso, dove sono stati premiati anche gli altri due progetti finalisti. Si tratta di "BlazeHunter" (secondo classificato) dell'Istituto 'Jannuzzi' di Andria, e di "Cuore di Robot" (terzo) dell'Istituto 'Amedeo d'Aosta' di L'Aquila. Welcome to automotian è un'iniziativa "nata tre anni fa per avvicinare i ragazzi delle scuole all'utilizzo delle nuove tecnologie. E' un problema che è sempre esistito e che adesso si è accentuato perché lo sviluppo della tecnologia sta viaggiando a velocità estremamente elevate e le scuole hanno maggiori difficoltà in questo momento", spiega il Ceo di Balluff, Sergio Paganelli, sottolineando che "la capacità e l'inventiva di questi team è stata al di sopra delle aspettative". Grazie a questo concorso "abbiamo potuto valorizzare le eccellenze, creando un oggetto che si sposa benissimo con le tecnologie 4.0", afferma il professore Pietro Giannone, responsabile del progetto Robear.(Ansa)
Con un totale di 11 mila euro in palio, questa seconda edizione di Welcome to automation ha raddoppiato le adesioni, con oltre 40 team partecipanti da tutta Italia, anche grazie alla collaborazione del Miur. Il comune denominatore dei progetti, come previsto da regolamento, è stato il "Riciclo": tutti i manufatti presentati nel corso delle eliminatorie, a Napoli e Bologna (marzo 2018) e successivamente nella finale di Parma (maggio), erano infatti composti nella loro struttura meccanica al 100% da materiale riciclato, nel pieno rispetto dell'ambiente e dei costi di produzione. Inoltre, aspetto confermato anche per la prossima edizione in partenza, ogni progetto doveva rispondere ad un particolare bisogno sociale (assistenza, salvaguardia dell'ambiente, sicurezza e altro).