Pubblicato il: 03/12/2013 alle 12:22
“Sul Monte Mimiani e nei boschi di Marianopoli la caccia è vietata ma ciononostante si spara alla luce del sole e senza nessun controllo”. Lo denuncia Ennio Bonfanti, presidente del WWF di Caltanissetta che ha inviato un esposto ai dirigenti degli uffici regionali del dipartimento ambiente e del servizio tutela faunistica, nonché agli Assessori regionali all’ambiente, Maria Lo Bello, ed alle risorse agricole, Dario Cartabellotta. “Quell’area estesa oltre 800 ettari – continua l’associazione – è stata sottoposta a tutela con l’istituzione del S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) per le sue caratteristiche geologiche, floristiche e faunistiche e per le tipologie di habitat in essa presenti. La protezione accordata a questo importante sito ha l’obiettivo di destinarlo alla conservazione della biodiversità nell’ambito del programma europeo “Natura 2000?.
Le violazioni, spiega il WWF avvengono nei giorni di sabato e domenica quando nell’area si riversano numerosi cacciatori con relativi cani al seguito, per la caccia in forma vagante a varie specie di fauna.
Bonfanti spiega che i volontari del WWF hanno monitorato la zona e due settimane fa hanno richiesto, tramite il numero di emergenza 1515, l’intervento del Corpo Forestale “a seguito della presenza di una battuta di caccia con vari soggetti nel querceto di Monte Mimiani e nella località Valle Oscura, ricadenti nel perimetro protetto del SIC”.
Nell’esposto il WWF sottolinea la “cronica e grave mancanza di adeguati controlli e di una costante vigilanza preventiva” ed evidenzia come tale situazione di caccia fuori controllo e di bracconaggio “alla luce del sole” stia seriamente mettendo a rischio un habitat delicato e fauna pregiata.
I Cacciatori di frodo trovati in flagranza di reato, però, secondo il WWF di Caltanissetta, non sono adeguatamente puniti “nei rari casi in cui sono stati sanzionati i soggetti che esercitavano illecitamente la caccia nel predetto SIC, la Ripartizione Faunistico Venatoria di Caltanissetta ha annullato (anno 2011) i verbali di accertamento delle Guardie Giurate WWF con una discutibile applicazione della legge regionale sulla caccia n. 33/1997, cancellando diverse sanzioni per centinaia di euro e scagionando i cacciatori di frodo”. “Occorre che il dipartimento regionale dell’ambiente promuova ulteriori misure di salvaguardia necessarie per compensare il grave depauperamento faunistico determinato dall’illecito prelievo venatorio tutt’ora in corso – conclude Bonfanti – e che l’assessorato delle risorse agricole implementi le attuali norme del Calendario Venatorio al fine di rendere meno aleatorio e più cogente il divieto di caccia nei siti Natura 2000. All’Assessore Cartabellotta, in particolare, chiediamo che intervenga con le opportune direttive presso i propri uffici periferici (Ripartizione Faunistico Venatoria di Caltanissetta), affinché non si verifichino più le scandalose archiviazioni d’ufficio dei verbali a carico dei cacciatori che non rispettano il divieto, garantendo una più corretta ed imparziale interpretazione ed applicazione delle norme vigenti”.