Via libera dal plenum del Consiglio superiore della magistratura per il procuratore generale di Catania, quello di Caltanissetta ed il procuratore di Agrigento. A guidare l’ufficio della procura generale di Catania è Carmelo Zuccaro (due componenti del plenum si sono astenuti) che già era stato indicato dalla quinta commissione. Un cambio di stanza per l’attuale procuratore etneo, mentre le redini dell’ufficio requirente di piazza Verga saranno prese da un procuratore aggiunto, il più anziano in servizio.
Nella seduta prima delle vacanze il plenum ha anche deliberato all’unanimità la nomina di Fabio D’Anna a procuratore generale di Caltanissetta dopo l’esperienza vissuta alla guida dell’ufficio giudiziario di Ragusa. D’Anna prende le redini dell’ufficio che per anni è stato guidato da Lia Sava, lo scorso anno trasferita alla procura generale di Palermo, dopo il pensionamento di Roberto Scarpinato. L’ufficio nisseno per oltre un anno è stato guidato da Antonino Patti che si era anche candidato a procuratore generale. Per la cronaca D’Anna è stato sostituto procuratore alla procura generale di Caltanissetta fino al 2015.
Ritorno ad Agrigento, anche, per Giovanni Di Leo il magistrato della procura generale della Corte di Cassazione. Un ritorno in Sicilia per Di Leo, che subentra a Luigi Patronaggio, ed in particolare ad Agrigento. Qui ha mosso i primi passi dopo aver vinto il concorso in magistratura in qualità di giudicante. Poi il passaggio nell’organismo inquirente, l’esperienza negli uffici della Dda di Palermo ed anche alla procura antimafia di Caltanissetta prima di “staccare” il biglietto per la Capitale. Ora il ritorno in Sicilia in una provincia “difficile” dove colletti bianchi e malaffare camminano a braccetto. A guidare la procura agrigentina è stato Salvatore Vella. Di Leo ha ricevuto 17 voti, mentre per la proposta B, in favore di Roberta Buzzolani, 12 voti.
Gli altri incarichi
Il plenum ha infine deliberato l’incarico semidirettivo del procuratore aggiunto presso il tribunale di Messina, Marco Colamonici con voto unanime. Al ritorno delle vacanze il Csm dovrà mettere a bando diversi posti dirigenziali nelle procure siciliane, tra cui quelle di Catania, Enna, Caltagirone e Ragusa i cui posti sono scoperti perché gli attuali procuratori sono stati destinati ad altri incarichi.